Milano

La via Dem sull’autonomia di Roggiani. Il documento

a cura della redazione

La candidata alla segreteria regionale dem apre ad una autonomia territoriale incentrata su un "nuovo protagonismo degli enti locali"

La via Dem sull’autonomia di Roggiani. Il documento

Non un "no" a prescindere sull'autonomia. Ma certo una sua declinazione che non può essere la stessa proposta da Attilio Fontana e dalla Lega. Si definisce ogni giorno di più la posizione del Pd lombardo in merito alla riforma. Prospettive anticipate dal vicepresidente del consiglio regionale Emilio Del Bono in una recente intervista ad Affaritaliani.it Milano. E che trovano ora ulteriore affinamento nel documento redatto da Silvia Roggiani, deputata dem, segretaria uscente di Milano Metropolitana e ufficialmente candidata per la segreteria regionale del Pd. Roggiani immagina un "partito federale e federalista, per il protagonismo degli enti locali". Questo il contenuto del documento, che Affaritaliani.it Milano ha potuto visionare.

Roggiani: "Il vero federalismo in Italia è stato di centrosinistra"

"La discussione sulle competenze dell’autonomia differenziata - approdata al Senato della Repubblica con il DDL Calderoli - non deve relegare il partito democratico fuori da un confronto sul federalismo e sull’importanza di avvicinare ai livelli locali le decisioni e il reperimento delle risorse per l’attuazione delle politiche pubbliche - spiega Roggiani -. Le uniche reali stagioni federaliste e di decentramento amministrativo in Italia - agli antipodi dalle ideologiche derive secessionistiche - hanno portato la firma di autorevoli rappresentanti del centrosinistra italiano"

Roggiani: "Maggiore autonomia fiscale e tributaria"

Roggiani prosegue: "Ieri come oggi, estranei a qualsiasi intendimento di allargare i divari territoriali spaccare l’Italia, vogliamo  coniugare lo sviluppo dei LEP - Livelli Essenziali delle Prestazioni da erogare in risposta al riconoscimento dei diritti civili e sociali in ogni angolo della nostra penisola -  i meccanismi di perequazioni territoriali (in particolare sul nodo infrastrutturale) confrontandosi però su un potenziamento del decentramento amministrativo che migliori la qualità dell’offerta dei servizi pubblici al sistema delle imprese e ai cittadini"

"Diversamente dalla legge Calderoli, tendente alla realizzazione di un centralismo regionale e alla finanza derivata mettendo così in antitesi l’autonomia differenziata ad una proposta federalista, le nostre proposte da condividere con il partito nazionale dovranno promuovere una maggiore autonomia fiscale e tributaria in modo da assegnare le risorse necessarie per rilanciare un nuovo protagonismo degli enti locali nel governo del territorio"

"Il Pd deve far vivere e rafforzare le autonomie dei territori"

La deputata dem conclude: "Il PD deve dimostrarsi partito che fa vivere e rafforza le autonomie dei territori.  Lo dobbiamo fare anche dal punto di vista politico. Il PD lombardo è nelle condizioni di dimostrare che una sua maggiore autonomia dal partito nazionale non è solo la richiesta di un territorio che è maturo nella propria caratterizzazione politica, ma che è convinto che questa maggiore autonomia rafforzi anche il profilo del PD a livello nazionale. Un’autonomia che si propone come protagonista del cambiamento necessario al PD".








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