Milano
Lavoro a Milano, Bonini (Cgil): Politica si occupi di qualità vita lavoratori

Massimo Bonini, segretario della Camera del Lavoro, alla presentazione del rapporto "Il lavoro a Milano"
Il lavoro a Milano, Bonini (Cgil): la politica si occupi della qualità e della vita dei lavoratori
IMPRESE-LAVORO.COM - Milano – Parlando durante la presentazione del rapporto “Il lavoro a Milano”, realizzato da Assolombarda, Cgil, Cisl e Uil, il segretario della Camera del Lavoro
“E’ necessario parlare apertamente anche di Europa, dove si fa strada il dumping salariale tra i paesi”, “tocca a noi osservare ciò che accade nel mondo del lavoro per ragionare sulla omogeneità delle regole, un welfare comune, un fisco in linea con gli obiettivi della Comunità”. Temi completamente assenti dalla campagna elettorale. Negli ultimi 10 anni – nella ricerca promossa da sindacati e Assolombarda - l’identikit del lavoratore è profondamento cambiato. Dal 2008 al 2018, infatti, sono cresciuti in modo considerevole tra gli occupati le donne (+125mila), i laureati (+320mila) e gli over45 (+700mila). Sono, invece, diminuiti di mezzo milione i giovani. Il rapporto evidenzia come in un decennio il mondo del lavoro lombardo sia profondamente cambiato per via dell’evoluzione tecnologica e dell’invecchiamento della popolazione e come la flessibilità del lavoro sia uno degli aspetti di questo cambiamento. Un cambiamento che ha generato, rispetto al 2008, un aumento del numero totale dei lavoratori in Lombardia, +150mila (alimentato soprattutto dalla crescita del lavoro a tempo determinato, con conseguente diminuzione dell’incidenza del tempo indeterminato dall’88,7% del 2017 all’87,4% del 2018), la maggior parte concentrati nei settori del commercio e dei servizi, a scapito di agricoltura e costruzioni.