Milano

Lavoro, il Comune apre un centro per la prevenzione infortuni

Si chiama ‘Centro per la cultura della prevenzione nei luoghi di lavoro e di vita’, è il primo a Milano e si trova in via Gabriele D’Annunzio 15. L’hanno voluto il Comune di Milano, Inail, Asl, la direzione territoriale del Lavoro, i vigili del fuoco, i sindacati confederali e le categorie datoriali. E sarà un punto di accesso e di riferimento per i cittadini, i lavoratori, le imprese e le scuole per approfondire i temi della sicurezza e della prevenzione, promuovere incontri, mostre, laboratori, spettacoli, realizzare attività ed eventi.

“In 5 anni, dal 2009 al 2013, – dichiara l’assessore alle Politiche del Lavoro, Sviluppo economico e Università, Cristina Tajani – gli infortuni sul lavoro a Milano sono diminuiti di più del 29%. Il dato, fornito da Inail, supera il trend regionale lombardo che, nello stesso periodo, ha segnato una diminuzione del 16%. Positivi anche i dati Inail del primo trimestre di quest’anno che a Milano segnano un -4,8% di infortuni rispetto all’anno scorso (-5,5% in Lombardia). Sono risultati importanti ma non ancora sufficienti. Ed è per questo che il Comune di Milano ha voluto aprire il Centro di viale D’Annunzio, confermando attenzione al tema delle condizioni dei lavoratori e offrendo un nuovo contributo per un loro concreto miglioramento”.

L’apertura del Centro segue la lunga tradizione di Milano in materia di salute sui luoghi di lavoro: risale, infatti, al 1902 la fondazione della Clinica del Lavoro di via San Barnaba, ad opera di Luigi Devoto che per primo intuì la necessità di approfondire lo studio delle malattie prodotte negli ambienti di lavoro e la necessità della prevenzione. Negli anni, Milano ha confermato la sua identità di ‘città del lavoro’ e il suo ruolo attivo e centrale nel dare risposte concrete ai temi più attuali. La creazione del primo elenco qualificato degli spazi di coworking, l’istituzione della Giornata del lavoro Agile, la realizzazione di progetti dedicati alle nuove professioni, come ‘makers’ e ‘fablab’, sono solo alcuni esempi. “Milano – prosegue l’assessore Tajani – intende promuovere la qualità e lo sviluppo del lavoro e delle professioni, il contrasto alle sue forme irregolari, la tutela della salute e della sicurezza. Il Centro sarà un osservatorio privilegiato lungo tutto il semestre Expo e anche oltre, il luogo in cui aprire un dibattito pubblico costante a sostegno delle persone, dei lavoratori e delle imprese”







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