Milano

Lavoro, il Comune di Milano contatterà 5mila donne disoccupate

L'iniziativa del Comune e di Afol per riportare nel mondo del lavoro le cittadine rimaste senza impiego: 5mila donne saranno contattate telefonicamente

Lavoro, il Comune di Milano contatterà 5mila donne disoccupate

Un servizio per riportare nel mondo del lavoro i cittadini milanesi e soprattutto le donne che nell'ultimo anno sono rimaste disoccupate. Questo l'obiettivo del Comune di Milano, che con Afol,  l'agenzia che si occupa di formazione e lavoro, avvia una specifica iniziativa dedicata alla 'Sperimentazione di politiche attive del Lavoro'. Le persone che hanno perso l' occupazione e faticano a rientrare nel mondo del lavoro saranno intercettate telefonicamente, invitate a un colloquio conoscitivo e indirizzate ai percorsi di riorientamento e formazione.

I dati Afol: il servizio comprende oltre 5mila donne tra i 30 ed i 44 anni sul territorio milanese

Secondo i dati in possesso di Afol, la platea potenziale di un primo avvio sperimentale del servizio comprenderebbe oltre 5 mila donne tra i 30 e i 44 anni sul territorio milanese. Il nuovo servizio è stato presentato nel corso della presentazione del primo bilancio delle azioni realizzate nel 2022 nell'ambito del Patto per il Lavoro promosso dal Comune il 29 aprile scorso e sottoscritto da istituzioni, sindacati e associazioni di categoria.

Cappello: "Partiamo dalle donne che hanno perso il lavoro nell'ultimo anno"

"Partiamo da un target femminile perché ce lo siamo dati come obiettivo - ha spiegato l'assessore al Lavoro del Comune di Milano, Alessia Cappello - , partiamo da donne che hanno perso il lavoro nell'ultimo anno . Questo progetto potrebbe riguardare circa 5 mila donne che hanno perso il lavoro, iniziamo con loro e se funzionerà passeremo ad altri bacini di riferimento come i percettori del reddito di cittadinanza, di Naspi e i Neet anche se è più complicato individuarli".

Sul fronte delle azioni contenute nel patto per il Lavoro la giunta approverà entro la fine dell'anno la prima delibera che introduce, in fase di gara, il riconoscimento del merito delle aziende che promuovono meccanismi virtuosi in materia di parità di genere e le valorizza attraverso un meccanismo specifico di premialità. Tra gli obiettivi strategici del Patto anche la promozione dell'economia carceraria e delle esperienze di impresa e lavoro in carcere, creando nuove opportunità di reinserimento per le persone detenute. Verrà riattivato nel 2023 l'acceleratore di imprese ristrette prevedendo nuovi scopi e modalità di funzionamento.







A2A
ZX