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Milano
Le diseguaglianze in Italia aumentano: ecco il rapporto di Fondazione Cariplo

Le diseguaglianze in Italia aumentano: ecco il rapporto di Fondazione Cariplo

Aumentano le diseguaglianze in Italia: l'ascensore sociale e' rotto e la pubblica amministrazione fatica a trovare risposte adeguate. Al Sud peggio che al Nord, anche se non in maniera cosi' significativa, con la scuola che non ce la fa a spingere chi rimane indietro, specialmente se si tratta di giovani di origine straniera. Il tutto in un contesto gia' ferito e ulteriormente 'strappato' dalla pandemia. E' quanto emerge, in sintesi, dal primo Rapporto sulle diseguaglianze elaborato da Fondazione Cariplo e presentato stamane a Milano. 'Crescere in Italia, oltre le disuguaglianze' e' stato illustrato nel corso di un evento organizzato nei locali dell'associazione 'Mosso', uno spazio nato dalla collaborazione tra Comune di Milano, Fondazione Cariplo e un partenariato di cooperative sociali e associazioni in cui convivono progetti di formazione, musica, cultura, laboratori inclusivi e ristorazione.

Tra gli ospiti intervenuti all'appuntamento il presidente di Fondazione Cariplo Giovanni Fosti, il presidente della Cei Cardinale Matteo Zuppi, il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, l'amministratore delegato di Intesa Sanpaolo Carlo Messina, la vicesindaca di Milano Anna Scavuzzo e Gian Paolo Barbetta della Fondazione Social Venture Giordano Dell'Amore Evaluation Lab

Rapporto Cariplo: in aumento la povertà

Come emerge dal rapporto, da decenni l'area della poverta' e' cresciuta in maniera molto importante: nel 2021 circa due milioni di famiglie si trovavano in una situazione di poverta' assoluta, ossia piu' del doppio rispetto al 2005. In tale contesto, il percorso di istruzione obbligatoria fatica da solo a svolgere il ruolo di ascensore sociale per i gruppi di studenti piu' svantaggiati, contribuendo anzi a sedimentare le disuguaglianze iniziali di apprendimento che derivano dai diversi background socioeconomici. Il crescere in un certo contesto sociale tende infatti a influenzare fin dai primissimi anni di vita le attitudini delle persone e questo si evidenzia sempre piu' precocemente, a partire dai bambini della scuola materna. Questo condiziona gli apprendimenti ma, in modo piu' profondo, condiziona lo sguardo su di se' e sul mondo: il 55% dei ragazzi che crescono in centro pensano di andare all'estero; fra chi cresce in periferia solo il 29%. Emergono inoltre differenze, sin dall'eta' prescolare, tra la capacita' di immedesimazione, la capacita' di fiducia e di lettura del contesto: tutte competenze cruciali per la persona e per la sua vita sociale, lavorativa e collettiva.

La "mobilita' sociale" e' quindi un obbiettivo che va sostenuto con opportuni interventi per garantire la rimozione degli ostacoli che non la permettono, contrastando la disuguaglianza di opportunita'. Le fragilita' si propagano e si sommano: esiste una compresenza tra diverse forme di esclusione e di "poverta'" che toccano varie dimensioni della vita delle persone; laddove il livello di studio e' piu' alto la popolazione presenta delle condizioni di salute generale migliori. Ma allo stesso tempo oggi in Italia solo l'8% dei giovani con genitori senza un titolo superiore ottiene un diploma universitario (22% la media Ocse).

Giovanni Fosti (presidente Fondazione Cariplo): "Milano incubatore per analisi"

"Se vogliamo scardinare la dinamica dove chi ha poche opportunita' e' destinato ad averne sempre meno - ha commentato Giovanni Fosti, presidente di Fondazione Cariplo - non possiamo attendere che siano proprio queste persone a prendere l'iniziativa, ma dobbiamo deliberatamente e tenacemente "andare a cercarle". Siamo convinti che davanti a questa disuguaglianza di possibilita' sia necessario passare da un atteggiamento di attesa a uno di iniziativa. Questo atteggiamento proattivo emerge rappresenta la chiave di volta per liberare potenzialita' e offrire occasioni di crescita realmente accessibili".

Il rapporto e' stato presentato in anteprima venti giorni fa al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e diventera' permanente, analizzando negli anni altri aspetti della disuguaglianza connessi a quelle di reddito e ricchezza: "Lo metteremo a disposizione di tutti quelli che sono interessati e hanno intenzione di confrontarsi con noi su questi temi - ha aggiunto Fosti - perche' non e' un rapporto che critica soggetti o attori ma che evidenzia questioni su cui e' possibile lavorare insieme". Il territorio di Milano ha fatto da 'incubatore' per un'analisi sul campo che ha permesso di indagare la dimensione di sguardo sul proprio futuro da parte dei ragazzi.

Attilio Fontana: "Serve intervenire sui Neet e più collaborazione pubblico-privato"

"La cosa curiosa - le parole del governatore lombardo Attilio Fontana - e' che da un lato il mondo produttivo e' in difficolta' per carenza di lavoratori, dall'altro lato ci sono tante persone che non riescono a intercettare questa necessita' e si trovano in difficolta'. Bisogna fare in modo che si eliminino quelle condizioni dei ragazzi, i cosiddetti Neet, che non sono ne' studenti ne' lavoratori". "Bisogna intervenire su di loro e cercare di agevolare un loro spazio all'interno della societa'" ma per farlo servono fondi: "Noi facciamo la nostra parte - ha proseguito - nel campo sia della psichiatria infantile che della formazione, stiamo mettendo risorse anche importanti. E ne metteremo ancora di piu' nei prossimi anni. E' chiaro che piu' si fa squadra, piu' si cerca di creare una collaborazione anche tra pubblico e privato e piu', credo, la soluzione potra' essere trovata". 

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