Le famiglie non pagano la mensa e la politica promette maccheroni. Commento - Affaritaliani.it

Milano

Le famiglie non pagano la mensa e la politica promette maccheroni. Commento

Fabio Massa

A Milano e a Monza ci sono famiglie che non pagano la mensa e a farne le spese sono i figli, le imprese di ristorazione o l'amministrazione

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In una commedia di Eduardo De Filippo, "Il figlio di Pulcinella", a un certo punto il Barone spiega la propria strategia elettorale al suo assistente. Dice: "Poi vorrei distribuire maccheroni al popolo". E Pulcinella: "I maccheroni fanno sempre piacere". I maccheroni fanno sempre piacere, e così il Barone si ingegna a comprare anche i pelati e il parmigiano. Perché in bianco no, non si possono mangiare. Neanche alla scuola di Usmate, nella ricca Brianza, dove una azienda il 14 febbraio aveva comunicato al Comune che, poiché ci sono decine e decine di morosi che non pagano il pasto a scuola, avrebbe servito ai figli dei morosi solo pasta in bianco. Ora, dopo il casino sui giornali, l'azienda torna indietro. Ma in una nota stampa spiega che "è necessario aprire con l’Amministrazione un tavolo di confronto su queste morosità, perché pubblico e privato si vengano incontro nel trovare soluzioni condivise. Camst è infatti una società con oltre 15mila dipendenti e deve affrontare queste situazioni anche al fine di tutelare i loro posti di lavoro”. Tutto bene quel che finisce bene? Non proprio. Anche perché sulla mensa scolastica si continua a ignorare il vero problema e non si trova una soluzione. Basta guardare al recente passato. A Corsico l'allora sindaco Errante decise che i figli dei morosi non avrebbero più potuto mangiare a scuola. Colpì i figli. Poi disse che il tasso di morosità era passato dal 12% al 5% circa e i debiti pregressi si erano ridotti di quasi 400mila euro. Altri, come il sindaco di Rozzano Ferretti ha scelto invece - visto che c'è un debito enorme dei morosi sulla mensa scolastica - di renderla gratis, ma solo a chi è in regola. In tutto questo, passato lo stupore per il fatto che nella ricca Milano e nella ricca Monza ci siano famiglie che semplicemente se ne fregano di pagare la mensa, c'è da individuare una soluzione. Che non colpisca, come a Usmate e come a Corsico, i più piccoli, che di avere genitori stronzi di certo non hanno colpa. E che permetta, ad esempio, di sequestrare televisione e automobile nel giro di pochissimo, ai morosi conclamati. Invece in Italia i Comuni non riescono neanche ad incassare le multe, figuriamoci i contributi per la mensa. E' un problema della giustizia, ma noi stiamo a discutere della prescrizione. In fondo alla prossima campagna elettorale ci sarà qualcuno che ci prometterà duecentomila chili di maccheroni. Ben conditi, ovviamente. 

fabio.massa@affaritaliani.it








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