Milano

Le fotografie di Cesare Colombo al Castello Sforzesco

Le più rappresentative fotografie scattate da Cesare Colombo in mostra dal 21 febbraio al 14 giugno 2020 alla Sala Viscontea del Castello Sforzesco

Le fotografie di Cesare Colombo al Castello Sforzesco

Il Comune di Milano e il Civico Archivio Fotografico rendono omaggio con una grande mostra a Cesare Colombo, uno dei principali fotografi e studiosi della fotografia del Novecento. Curatore di importanti mostre e animatore di dibattiti, sin dal Dopoguerra ha contribuito a far crescere in modo significativo la cultura fotografica in Italia. La rassegna dal titolo Cesare Colombo. Fotografie/Photographs  1952-2012 è curata da Silvia Paoli, con Sabina e Silvia Colombo, oggi responsabili dell’Archivio di Colombo e si tiene dal 21 febbraio al 14 giugno 2020 alla Sala Viscontea del Castello Sforzesco.

Quasi quarant’anni, una vita, dedicati da un fotografo a vedere Milano, grande città italiana e nello stesso tempo simbolo di una qualsiasi grande città del mondo.  Scriveva così Corrado Stajano nel 1990 sul catalogo Alinari che accompagnava la prima grande mostra milanese di Cesare Colombo, allestita all’Arengario. Dopo tre decenni una nuova rassegna riprende e completa l’eredità lasciata per restituire un nuovo affresco dell’attività fotografica dedicata da Colombo alla sua città, nella quale le foto più conosciute si uniscono a immagini inedite e a vere e proprie riscoperte d’archivio.

A partire dal corpus di fotografie recentemente entrate a far parte delle collezioni del Civico Archivio Fotografico del Castello Sforzesco, la mostra restituisce la sua visione coinvolgente e appassionata della metropoli lombarda. Il percorso comprende oltre 100 fotografie esemplificative dell’intera carriera di Colombo, divise in sei sezioni, dove la città viene descritta nei suoi molteplici aspetti culturali, politici e sociali e offre un vivido racconto biografico lungo sessant’anni (1952-2012) di sviluppo urbano, trasformazioni del lavoro e mutamenti del tessuto sociale. Il mondo delle fabbriche e le manifestazioni sindacali, le rivolte studentesche e le periferie, ma anche uno sguardo attento su una città in continuo cambiamento, che produce e crea: le fiere e i negozi,  la moda e il design, l’arte e lo spettacolo. Punti di vista di una città ‘abitata’ di uno dei suoi più attivi interpreti.

L’allestimento e la grafica di Italo Lupi,  aiuteranno il visitatore a ricostruire la figura di Cesare Colombo nella sua complessità. In mostra un tavolo biografico, lungo venticinque metri, ricostruirà la vita di Cesare Colombo dalla sua formazione giovanile, ai primi lavori, ai progetti di comunicazione pubblicitaria, alla sua vita familiare, alle sue molte collaborazioni con l’editoria, all’impegno politico e ai suoi impegni culturali.

Un affresco coloratissimo che fa da contraltare al rigore delle fotografie in bianco e nero, affiancato da un altro lungo tavolo più sobrio di colori e grafica, con brani di suoi scritti e citazioni di differenti testi critici e letterari.

Il catalogo a cura di Silvia Paoli, edito da Silvana (Italiano-Inglese) contiene il saggio critico del curatore (Oltre i bordi dell’inquadratura. Cesare Colombo 1935-2016, fotografo, storico, critico), una sezione dedicata all’allestimento con una nota di Italo Lupi e ricchi apparati bio-bibliografici a cura di Sofia Brugo. Tutte le fotografie sono riprodotte nel volume divise secondo le sezioni della mostra:  Album MetropolitanoStagioni di lotta, Offerte di lavoro, Ingresso Libero, La città della moda e del design, Arte in scena.

L’esposizione e il catalogo sono l’esito di un lungo lavoro di ricerca il cui intento è di contribuire alla conoscenza di questo importante autore della fotografia italiana, aprendo anche nuovi orizzonti di studio.

Biografia

Cesare Colombo (1935-2016) è stato protagonista per più di cinquant’anni nel mondo della fotografia, e in generale nella comunicazione visiva. Al lavoro di ripresa (architettura, reportage per l’industria, illustrazione editoriale) ha affiancato una lunga esperienza nel settore della ricerca, dell'analisi critica e dell'ordinamento di immagini storiche.

Nelle sue foto è prevalente l’interesse per l’uomo, protagonista dinamico dell’inquadratura, ma anche simbolo della condizione sociale odierna. Significativa è la sua antologia Milano Veduta Interna (Alinari, 1990, testi di Roberta Valtorta e Corrado Stajano). In seguito, un completo percorso attraverso le sue immagini viene raccolto nel fotolibro Life Size, Photos 1956-2006, Edizioni Imagna 2009. Nel 2012 è uscito un altro fotolibro sulla sua città Milano. Ingresso libero curato da Giovanna Calvenzi nella collana della Fiaf “Grandi Autori della Fotografia Contemporanea”. Del 2013 è infine il volume, scritto con Simona Guerra, La camera del tempo, Edizioni Contrasto, dedicato alla vita e all’opera dell’autore.

Come studioso dell’immagine, oltre a molti saggi critici, ha curato nel 2004 per le Edizioni Agorà l’antologia Lo sguardo critico. Cultura e fotografia in Italia 1943-1968. Come ricercatore ha prodotto, per editori ed enti pubblici, mostre e fotolibri, tra i quali L’occhio di Milano (1977), L’uomo a due ruote (1987), Tra sogno e bisogno Occhio al cibo per Coop (1985 e 1990), Scritto con la luce, Electa (1987), La fabbrica di immagini, Alinari (1988), Un paese unico. Italia, fotografie 1900-2000, ancora per Alinari; Ferrania. Storie e figure di cinema e fotografia (De Agostini, 2004), la sezione Fotografia di AnniCinquanta (ArtificioSkira, 2005); Cento anni di imprese per l’Italia (Alinari / 24 Ore Cultura, 2010).

 








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