Milano
Le imprese lombarde che internazionalizzano sono sempre più competitive

L'assessore Guidesi e lo studio di Confindustria ed Assolombarda: il 38,5% delle imprese ha aumentato le proprie quote di mercato rispetto al pre Covid
I principali risultati dell'indagine Internazionalizzazione 2023
Questi i principali risultati dell’Indagine Internazionalizzazione 2023:
- Le esportazioni si confermano la principale modalità di presenza all’estero delle imprese lombarde (96%), seguita dall’import di materiali e componenti (63%) e presenza con filiali commerciali o negozi (9%). - Si diffonde l’utilizzo di piattaforme digitali per l’export manifatturiero con il 40% delle imprese esportatrici che ha attivo almeno un canale di digital export e il 7% che si sta attrezzando per attivarne uno.
- Nel 2022 la quota di fatturato realizzata all’estero è salita al 44,2% dal 43,5% nel 2021; in crescita anche il valore delle esportazioni di beni del +27,5% nel 2022 rispetto al 2019, performance ben più sostenuta dei benchmark europei come Bayern (+14,2%) e Auvergne-Rhône-Alpes (+13,7%).
- Cresce anche il portfolio Paesi delle imprese che nel 2022 servono mediamente 23 mercati ciascuna (nell’edizione 2021 erano 21). - Francia (53%), Germania (52%) e Spagna (33%) sono tra i primi 5 Paesi serviti per ordine di importanza; stabile anche la distribuzione delle sedi commerciali (top3: Stati Uniti, Germania, Francia) e di quelle produttive (top3: Cina, Stati Uniti, Germania).
- Tra i fattori di novità emerge una tendenza delle imprese lombarde a espandersi in mercati geograficamente più distanti: tra i Paesi attualmente serviti troviamo India, Emirati Arabi Uniti e Brasile mentre Emirati Arabi Uniti, Australia e Canada sono nella Top10 dei Paesi a cui le imprese guardano. Minore attenzione verso Russia (fattori politici) e Cina (incertezza commerciale e politica zero Covid) come Paesi prospect.
- Consistente il miglioramento della competitività delle imprese manifatturiere lombarde sui mercati esteri nel 2022 rispetto al 2019: il 38,5% ha acquisito quote di mercato in confronto al pre-Covid e il 47,8% le ha mantenute invariate. Tra i principali driver di competitività troviamo il fattore qualità e innovazione, l’offerta di maggiore flessibilità e l’essere soggetti a minor rischi esterni rispetto ai competitor.
- In aumento la quota di imprese che ha sostituito almeno un fornitore: 20,2% nel 2022. Le sostituzioni lungo le catene di fornitura sono state guidate da logiche di costo nel 58,4% dei casi, seguita dalla ricerca di minor rischio sia in termini di disponibilità di prodotti (33,2%) che in ambito logistico, geopolitico e regolatorio (26,7%).
- Tra i fattori di incertezza per il futuro le imprese internazionalizzate lombarde indicano i fattori geopolitici (43,9% dei rispondenti), le transizioni tecnologiche e ambientali (29,9%) e la reperibilità di materie prime e di risorse umane.
Le personalità intervenute alla presentazione del report
All’evento di presentazione sono intervenuti il presidente di Confindustria Lombardia Francesco Buzzella, il direttore della ricerca e Condirettore dell'Osservatorio su Europa e Governance Globale ISPI, Antonio Villafranca, il direttore del settore Centro Studi, Territorio e Ambiente di Assolombarda Valeria Negri, l’assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia Guido Guidesi, la vicepresidente di Assolombarda Veronica Squinzi e, in tavola rotonda, gli imprenditori associati al sistema confindustriale lombardo Lorenzo Carnelli, CEO di Friem Spa, Anna Ghiraldi, Project management & Key Customer Account Manager di Dinamica Generale SPA, Giorgio Favini, CEO di Elga Europe SPA, Alessio Cacciatori, CEO di Cover Sistemi SRL.