Milano

Le multe e i Qr code, una follia. Ecco gli effetti della burocrazia. Il caso

Fabio Massa

Come una semplice multa per divieto di sosta presa a Milano può diventare una questione inutilmente complessa per le burocrazie della pubblica amministrazione

Le multe e i Qr code, una follia. Ecco gli effetti della burocrazia. Il caso

"Ormai la regola è che lasciano solo i bigliettini con il qr code. Sennò aspetti la notifica e pagherà 10 euro in più. Oppure le prendo un appuntamento in via Friuli e va a pagare di persona". Parole (registrate) di un operatore dello 020202 da Affaritaliani.it Milano.

La storia è quella di una multa e di come le cose semplici debbano necessariamente diventare complesse per le burocrazie della pubblica amministrazione. Tipica multa per divieto di sosta (anzi, perché il parchimetro è scaduto e dunque bisogna pagare). Totale della sanzione? 18,20 se pagati entro 5 giorni e comunque senza costi di notifica. Si sbaglia? Si paga e via, senza intasare sistemi né mandare carta qui e là. Il problema è che da qualche tempo - come conferma l'operatrice ad Affaritaliani.it Milano - non esiste più il foglietto con l'accertamento di infrazione ma solo quello, malefico, con il qr code. Perché si suppone che tutti scarichino il "fascicolo del cittadino". Peccato che un numero rilevante di auto in circolazione a Milano siano in leasing, e dunque non appartengano a un cittadino, ma a un'azienda. Che per definizione non può avere - secondo quanto spiegato dall'operatrice - il fascicolo del cittadino perché cittadino non è ma azienda. Esiste un "fascicolo dell'azienda"? Pare di no.

Quindi, riepilogando. Gli accertatori delle multe non lasciano più gli accertamenti di infrazione. Senza questi accertamenti non si capisce quale sia l'infrazione. Le aziende non possono fare il fascicolo del cittadino né scaricare il Qr Code. Quindi hanno due alternative: andare di persona in via Friuli a pagare la multa, inquinando con l'auto per andare e tornare, oppure aspettare che arrivi la notifica, che ovviamente viene stampata e inviata dopo essere stata processata dal sistema comunale. Bella cosa, in tempi di appelli a non affollare gli uffici e alla transizione energetica. Proprio una bella cosa. Forse era meglio il fogliettino con sopra il numero, no?

fabio.massa@affaritaliani.it







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