Milano
“Le Sardine non odiano, si moltiplicano”, in 25.000 in Piazza Duomo a Milano
Adesioni oltre le aspettative e il raduno viene stato spostato all’ultimo da Piazza Mercanti a Piazza Duomo. In migliaia per dire che anche Milano "non si Lega"
“Le Sardine non odiano, si moltiplicano”, in 25.000 in Piazza Duomo a Milano
Tante. Tantissime le Sardine in Piazza Duomo. Secondo le stime degli organizzatori circa 25.000. La pioggia non ha dato tregua, ma a quanto pare le Sardine non si fanno scoraggiare. Questi ragazzi non solo sono riusciti a far uscire di casa i più battaglieri, ma hanno avuto la forza di radunare in piazza anche i delusi, i rassegnati , quelli che il malcontento se lo tenevano dentro da un po’, ma finora non avevano fatto nulla per manifestarlo.
“Milano non si lega” è lo slogan più canticchiato, insieme alle parole di 'Bella Ciao'. E la Madonnina sembra dare la sua benedizione a questo raduno così trasversale. Tanti giovani, ma anche tanti volti di persone non giovanissime. “Questo è un eschimo originale, ha cinquant’anni”, dice un uomo coi capelli bianchi sorridendo con orgoglio, e forse un pizzico di nostalgia a un gruppo di ragazzi che inneggiano “Siamo tutti antifascisti”. E poi quelle sciurine milanesi composte e con un filo di trucco che dicono a due ragazze in piedi sui cornicioni della metro “Bello vedere tanti giovani. E’ giusto così, è il vostro momento questo, tocca a voi adesso”. I telefonini che passano da una mano all’altra tra sconosciuti: “Riesci a vedere la piazza da dove sei tu? Fai una foto con il mio cellulare?”. E dire che in condizioni normali il cellulare ci guarderemmo bene di darlo in mano a un passante qualunque. Ma si respira aria di complicità. Si sta stretti in piazza Duomo e tutto sommato pare che questa vicinanza piaccia. Nessun segno di insofferenza.
Sul palco Roberto Saviano e Mattia Santori, uno dei fondatori del movimento, a quanto pare capace di trovare sempre le parole giuste per conquistare la folla: "il nostro pensiero non e' manipolato. Non c'e' nessuno dietro di noi nonostante ogni giorno qualcuno cerchi di dividerci, ma noi in risposta saremo ancora di piu' nelle piazze". E su un possibile incontro con Salvini, sottolinea come a lui interessi poco dialogare con chi ha “disintegrato il tessuto sociale per una manciata di voti”.
"La grandezza di questa piazza e' che ci sono molti ragazzi, molte persone di diverse generazioni che si incontrano, che vogliono iniziare un nuovo passo", ha detto Saviano. Quella di Milano secondo lo scrittore è una piazza bellissima: “Non e' una piazza di vaffa, non e' una piazza di rottamazione. Vedere cosi' tante persone cosi' sotto la pioggia con idee diverse, ma unite dalla voglia di ascoltare e parlarsi simboleggia la possibilita' di politiche diverse senza leader".
"La sardina – aggiunge Saviano - è un pesce che da solo sembra fragile ma che insieme risale fiumi e fa cose straordinarie. Siamo molti, molti più di quelli che pensiamo. Questa piazza e queste piazze devono smontare le balle e queste piazze devono essere non solo contro ma in difesa dei diritti." E forse il vero senso delle sardine sta proprio tutto in questo concetto: insieme si possono cambiare le cose.