Milano

Le voci dei senzatetto nelle notti di Milano, il videoreportage

Video inchiesta di Claudio Bernieri

Sono numerosi i senzatetto che popolano le strade di una Milano pesantemente colpita dell'emergenza sanitaria

Le voci dei senzatetto nelle notti di Milano, il videoreportage

Di notte, ai tempi della pandemia, piazza Duomo appare deserta, ma non è così: sotto i portici, fino a san Babila, sono almeno duecento i senza tetto che alloggiano col sacco a pelo in  ricoveri di fortuna: compaiono con le loro tende e i loro cartoni verso le 20, quando i negozi chiudono. Ogni lunedi sera è festa, arrivano i volontari della Protetto che distribuiscono pasti caldi. Sono ex operai, un mungitore, un meccanico, un portiere d’albergo, una body guard,   un capo chef :  ecco i nuovi disoccupati, i neo clochard  non per scelta romantica ma per necessità che popolano, invisibili di giorno, le notti milanesi, una movida di disperazione accanto alle vetrine  del Quadrilatero della moda.

Eppure basterebbe poco per toglierli almeno dal freddo: alloggiarli in una ex caserma dismessa. Un appello che  Domenico, un operaio  disoccupato che dorme su una panchina da un anno, rivolge al signor Sindaco.“Salga su un monopattino e faccia un giro qui in san Babila,” aggiunge  Marco Augusto, ex parà della Col Moschin in missione a Mogadiscio, poi muratore e mungitore nel bergamasco : ora, disoccupato,vive in una tenda insieme al suo cane, i virtuali  servizi igienici in una bottiglia vuota di minerale.  Alloggia in un vicoletto accanto alla Rinascente. Nessuno  ha mai ascoltato Marco Augusto, Domenico e tanti altri  : ecco i loro racconti. Nella prossima puntata, la cronaca di un pasto caldo a mezzanotte nella banlieu intorno al Duomo.







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