Milano
Lea Garofalo, fiaccolata a Milano a 10 anni dall'omicidio
Fiaccolata a Milano in onore di Lea Garofalo, testimone di giustizia uccisa dall'ndrangheta dieci anni fa
Lea Garofalo, fiaccolata a Milano a 10 anni dall'omicidio
Una fiaccolata in onore di Lea Garofalo, testimone di giustizia uccisa dall'ndrangheta a Milano dieci anni fa, il 24 novembre 2009. La commemorazione è avvenuta a Milano ieri, domenica 24 novembre, ed è partita dai giardini di viale Montello 3 dove e' stato inaugurato il totem in suo ricordo, per poi proseguire al cimitero Monumentale, dove la donna e' sepolta. "Ai mafiosi non daremo tregua - ha dichiarato Lucilla Andreucci referente Libera Milano - non uccideranno mai un Paese che vuole essere libero dalla loro presenza. La politica deve crederci di piu' nella lotta alla mafia per uscire fuori dalla logica del compromesso. Ai disvalori della mafia rispondiamo con la cultura, in onore di chi ha guardato in faccia la mafia".
"Oggi sentiamo l'eredita' che Lea ha lasciato - ha proseguito Andreucci - Ci auguriamo che la vita di Denise sia piena d'amore e questo giardino ogni giorno parlera' di Lea".
All'inaugurazione del totem in ricordo di Lea Garofalo era presente anche Lamberto Bertole', presidente del Consiglio comunale di Milano: "Ricordare le scelte giuste ci deve far ricordare anche quelle ingiuste, questo luogo della memoria nasce in viale Montello 3, che fino a qualche anno fa era un luogo occupato abusivamente dall'ndrangheta. Solo sette anni fa quel luogo e' stato sgomberato. Questo e' un luogo dove qualcuno ha pagato le sue scelte ma era un luogo prima ingiustamente trascurato dalla legalita'. Qui c'e' l'impegno per far si' che quella scelta di liberta' sia un passo in avanti".
"L'attenzione deve essere alta - ha ricordato poi David Gentili, presidente della commissione antimafia del Comune di Milano - La cultura mafiosa e' il nutrimento della mafia e dobbiamo capire che quanto accaduto in quegli anni potrebbe riprodursi in altri quartieri della citta' quindi la denuncia deve essere costante".
Nando Dalla Chiesa, presidente onorario di Libera: "la cultura mafiosa fa pensare che la donna in quelle famiglie sia una proprieta' di quell'organizzazione, di cui agli altri non deve importare. Questa e' una storia in cui tanti sapevano e non hanno parlato ma ora e' una vicenda che e' ormai di memoria. Quella di Lea Garofalo e' una storia che va raccontata in tutto il mondo". Tanti i giovani presenti alla fiaccolata dove sono state ricordate anche le parole della figlia Denise, con cui ha salutato sua madre: "alla mia giovane mamma morta per il suo coraggio"