Lealtà e Azione contro il prefetto: ”Onoreremo i soldati come sempre"
Il movimento neofascista deciso a radunarsi comunque al Campo X per ricordare i caduti della Repubblica Sociale Italiana.
Lealtà e Azione contro il prefetto. I neofascisti andranno comunque in cimitero
Il prefetto di Milano Renato Saccone ha vietato loro di radunarsi al Campo X del Cimitero Maggiore di Milano per ricordare i morti della Repubblica Sociale Italiana. Ma i neofascisti di Lealtà e Azione non hanno alcuna intenzione di obbedire e lo affermano con un comunicato stampa.
Anzi, se il prefetto ha motivato con la volontà di non politicizzare il ricordo dei defunti, loro replicano ritenendo che questo sia "un corretto e doveroso monito proprio nei confronti di coloro che, in questi giorni, hanno addirittura chiesto – per motivi ideologici e tornaconto politico - di vietare una normale celebrazione di carattere reducistico e militare".
Insomma, non ci sarebbe niente di politico nella manifestazione che si svolge a Campo X "ininterrottamente ormai da oltre 70 anni", un evento che, secondo Lealtà e Azione, sarebbe "esclusivamente un momento di raccoglimento per ex-commilitoni, parenti e amici dei quasi 1.000 caduti italiani lì sepolti".
Lealtà e Azione, dunque, sarà presente anche domani, nonostante il no del sindaco Sala e quello del prefetto Saccone, nonostante quest'ultimo abbia parlato di conseguenze legali per chi dovesse trasgredire. "Negli anni scorsi, prima delle recenti tensioni - conclude Lealtà e Azione - ha sempre avuto anche un momento religioso con la celebrazione della S. Messa; domani verrà letto il brano di una lettera di un condannato a morte, chiesto un minuto di silenzio e chiamato il “Presente”, secondo il rito militare, essendo Campo 10 a tutti gli effetti un campo militare riconosciuto". Difficile pensare che tutto possa accadere senza tensioni.
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