Milano
Lega, Grimoldi rimane in pole. In autunno il nuovo partito. Rumors
Grimoldi, delle prime linee leghiste, è tra i più esperti e non ha avuto alcun incarico romano
di Fabio Massa
La nuova Lega (ovvero la "Lega per Salvini Premier") era nata con la morte del 2017 e l'inizio del 2018. All'epoca il Fatto Quotidiano scrisse che era per evitare il sequestro dei fondi, e l'attacco delle procure. Ora però l'idea di creare un partito parallelo avanza. Per un motivo tutt'altro che contigente, ma quantomai strategico: la nuova Lega dovrà essere un partito nazionale fin nello statuto e nelle articolazioni sui territori. E non un partito derivato da quella Lega Nord per l'Indipendenza della Padania. Qualcosa di diverso lo è già, serve solo il contenitore giusto. Secondo rumors di Affaritaliani.it, è uno dei motivi per cui Pontida è stata anticipata al primo luglio (ultimamente si è fatta a settembre). Ed è uno dei motivi per cui anche i congressi regionali e locali, che si sarebbero dovuti tenere fin da subito, saranno probabilmente posticipati alla fine dell'autunno. In chiave lombarda, dopo alcune incertezze, pare che sarà confermato - secondo rumors - Paolo Grimoldi. E' solo un indizio e non fa una prova: Grimoldi, delle prime linee leghiste, tra i più esperti, non ha avuto alcun incarico romano. Questo perché si ritiene possa rimanere sul territorio. Secondo indizio che non fa una prova, il fatto che le altre "aree" sono allo stato attuale completamente scomparse: quella che si riferisce a Gianni Fava, piuttosto che quella che si riferisce a Roberto Maroni. Sono entrambe dissolte, sotto i colpi del consenso montante di Matteo Salvini. Certo, alle prime difficoltà questo potrebbe cambiare. E soprattutto Roberto Maroni potrebbe volere un incarico o in Forza Italia, oppure una nomina "europea". Chissà se Berlusconi o Salvini acconsentiranno. Questo però vuole anche dire che non esiste un'area di dissenso a Salvini, e dunque Grimoldi non ha per ora competizione interna. E poi, c'è la questione del governo: malgrado le amministrative, Salvini è volato in Libia. Neppure una conferenza stampa, perché c'è da governare. E' prevedibile che non vorrà ribaltoni nel suo nuovo partito, e vorrà puntare su chi conosce bene la macchina. Alcuni mesi fa si è mormorato di Fabrizio Cecchetti, ma pare che stia bene a Roma, dove è vicepresidente della Camera. Tuttavia c'è tempo, e si vedrà.
fabio.massa@affaritaliani.it