Lega, la notte dei lunghi coltelli. Dopo Milano, Crema e Mantova
Lega Nord, avviata la strategia di "bonifica" da chi ha sostenuto Gianni Fava. Non solo Davide Boni: tremano anche Crema e Mantova. Grimoldi tenta di ricucire
di Fabio Massa
Dopo Milano, Crema. E poi Mantova. Una notte dei lunghi coltelli si sta per consumare in casa della Lega Nord. Pare che Paolo Grimoldi, il segretario nazionale (che nel lessico leghista è il segretario regionale lombardo), stia cercando di ricomporre le due fratture. Anche se - stando a quanto filtra da fonti di Affaritaliani.it Milano - ormai sarebbe chiara la strategia di "bonifica" del partito dall'alto al basso. Fuori tutti quelli che hanno sostenuto Gianni Fava che - scherzando in consiglio regionale - ricordava che la prima richiesta di espulsione nei suoi confronti risale addirittura agli anni '90. Quindi, Crema starebbe per tornare nel caos. Raffaele Volpini, 45 anni, era stato eletto lo scorso anno dopo quattro anni di commissariamento e lotte intestine. Ora, nuova guerra in vista.
Stesso ragionamento per quanto riguarda Mantova. Patria di Davide Boni (segretario di Milano in via di siluramento) e dello stesso Gianni Fava, Mantova ha come segretario Antonio Carra, nominato nell'aprile scorso. Anche in questo caso, dopo tre anni di commissariamento (ci fu il caso di Cedrik Pasetti). E' tra l'altro proprio il periodo in cui è Boni a commissariare Mantova e dunque a incrociare le lame con Gianni Fava, con il quale adesso sono compagni di cordata. Pare che il direttivo provinciale abbia già raccolto sette firme su 13 per la sfiducia e che quindi si procederà al rinnovo del vertice. A tutto questo si somma la notizia riportata ieri su Affaritaliani.it Milano riguardante il capoluogo di Regione: Boni nel mirino. La notte dei lunghi coltelli è proprio cominciata.