Legambiente, in Lombardia si respira aria insalubre un giorno su due
Rapporto Captor 2018 di Legambiente: tra polveri sottili e ozono, i lombardi respirano aria insalubre e fuorilegge un giorno su due
Legambiente, in Lombardia si respira aria insalubre un giorno su due
Tra polveri sottili e ozono, i lombardi respirano aria insalubre e fuorilegge un giorno su due. A dirlo e' il rapporto 'CAPTOR 2018' presentato da Legambiente, che ha sottolineato come nelle citta' lombarde l'inquinamento estivo, dovuto in particolare all'ozono, e' in crescita. A Milano dall'inizio di ottobre, sottolinea l'associazione ambientalista, e' stata superata per ben tre volte la quota di 35 giorni che l'Ue fissa come asticella per il superamento della soglia dei 50 microgrammi/mc di polveri sottili nell'aria. "Dobbiamo quindi sperare - spiegano da Legambiente - che le misure di limitazione dei diesel piu' inquinanti e la low emission zone (zona B) introdotta a Milano sortiscano effetti significativi di riduzione dell'inquinamento".
Anche perche' "quest'anno i polmoni dei lombardi escono da un'estate particolarmente difficile: fino a tutto il mese di settembre infatti l'aria di Lombardia ha convissuto con il piu' micidiale degli inquinanti estivi, l'ozono. Iniziata in sordina, la stagione estiva e' stata particolarmente prolungata e assolata, mantenendo livelli elevati di questo inquinante per gran parte dei mesi di agosto e settembre". Su questo problema la presidente di Legambiente Lombardia, Barbara Meggetto, ha sottolineato: "Si tende a considerare l'inquinamento estivo da ozono un problema minore rispetto a quello dello smog invernale. Ma e' sbagliato sia per gli impatti sulla salute, che sono amplificati dal maggior tempo passato all'aria aperta rispetto alle stagioni fredde, sia perche' i due inquinamenti condividono la stessa origine: i micidiali NOx, le cui principali fonti emissive sono i motori dei veicoli, soprattutto quelli diesel".
Il dossier ha provato a calcolare quanti siano i giorni complessivi in cui, per una causa o per l'altra, l'aria risultata insalubre, e lo ha fatto a partire dai dati delle centraline Arpa nei capoluoghi di provincia. Anche per l'ozono, come per le polveri, esiste infatti un valore di media mobile diurna che non deve essere superato, e una tolleranza massima, e tassativa, di 25 giorni di superamento. Nell'estate 2018 questo limite e' stato superato in tutti i capoluoghi lombardi, con valori molto alti nelle citta' pedemontane, da Varese a Brescia passando per Lecco, Monza e Bergamo. A Brescia, addirittura, i giorni di superamento della soglia di 120 microgrammi di ozono / mc sono stati ben 101 nell'arco del semestre estivo 2018. Se si valutano insieme i dati di superamenti dell'ozono con quelli di superamento per le polveri sottili (la stima e' stata fatta con i dati del 2017), il risultato e' che nell'arco dell'intero anno, i lombardi respirano aria insalubre e fuorilegge 1 giorno su 2.
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