Milano

Leoncavallo, sgombero rinviato al 15 maggio. Centrodestra contro la nuova sede in Corvetto

Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia uniti nel condannare l'ipotesi di un accordo tra Comune e centro sociale: "Nessun dialogo con l'illegalità"

di redazione

Leoncavallo, sgombero rinviato al 15 maggio. Trattative aperte per la nuova sede in Corvetto

E' stato rinviato al 15 maggio lo sgombero del Leoncavallo che era previsto per oggi, mercoledì 19 marzo. Nel frattempo l'associazione "Mamme del Leoncavallo" prosegue sulla strada del trasferimento dello spazio autogestito in una struttura comunale in via San Dionigi, zona Corvetto di Milano.

"Credo che proseguiremo con il percorso che abbiamo deciso di intraprendere. Ora aspettiamo di sapere quando il Comune sarà disponibile per un incontro con i nostri tecnici, necessario per procedere con la perizia e far avanzare il processo. Poi vedremo come si evolverà la situazione. Spero che tutto possa essere completato entro il 15 maggio". Così la presidente Marina Boer, come riferisce LaPresse. "Più velocemente riusciremo a concretizzare questo percorso, meglio sarà. Se il progetto va avanti, infatti, ci saranno dei tempi da rispettare che non sono facili da definire, perché dipendono molto dalle condizioni dell'immobile", ha aggiunto Boer. "Tutto dipende da quello. Fino a quando non avremo effettuato una valutazione con i tecnici, è difficile fare previsioni", ha concluso.

 

Leoncavallo in Corvetto? Levata di scudi del centrodestra milanese

Levata di scudi del centrodestra milanese in risposte alle trattative tra il Comune di Milano ed il Leoncavallo per trovare una nuova collocazione allo storico  centro sociale. Così Alessandro Verri e Paolo Guido Bassi, rispettivamente capigruppo della Lega in Comune e in Municipio 4: “La sua 'esperienza' è di prepotenza, occupazioni abusive e illegalità; la 'storia’ ci riporta ad anni di scontri con le forze dell’ordine e disordini. L’unica ‘evoluzione’ che vorremmo vedere, è uno sgombero con conseguente ripristino della legalità”. Il Leoncavallo, affermano i leghisti “chiuda liberando gli spazio di via Watteau dove si trova senza titolo. E se proprio vuole riapra pagandosi uno spazio come fanno centinaia di realtà aggregative nella nostra città, senza scorciatoie o, peggio, corsie preferenziali da parte del Comune". Il Leoncavallo potrebbe trasferirsi in uno spazio comunale in via San Dionigi. "Il Corvetto, già teatro di gravi disordini negli mesi passati, è un quartiere particolarmente fragile e l’installazione di una realtà conflittuale come questa è l’ultima delle cose richiesta dai cittadini. Stiamo monitorando la situazione, ci faremo da cinghia di trasmissione con il territorio, affinché questo eventuale trasferimento non sia l’ennesima decisione sbagliata calata dalla giunta Sala sulle teste dei cittadini che abitano in periferia”. Oggi, mercoledì 19 marzo, previsto un nuovo sgombero in via Watteau.
 
E Alessandro De Chirico, consigliere comunale di Forza Italia: "L'interesse per lo stabile comunale di via San Dionigi da parte dell'associazione Mamme Antifasciste del Leoncavallo arriva il giorno prima dell'ennesimo provvedimento di sgombero dell'immobile di via Wateau a cui ha fatto seguito la nota stampa di favore del Comune. Purtroppo non è il primo caso in cui l'amministrazione comunale strizza l'occhio a realtà antagoniste che negli anni hanno occupato spazi pubblici e privati e, invece di prenderne le distanze, la voce univoca del PD è stata quella di voler tutelare chi si muove rigorosamente nell'illegalità. Ovviamente non potremo fare altro che vigilare sulla regolarità del bando, che nessuno dei partecipanti sia occupante abusivo di uno spazio e che abbia pendenze con la legge nazionale. Tuttavia registro il forte sconforto di tutte quelle associazioni che operano alla luce del sole, che pagano regolarmente le tasse e che fanno i salti mortali per portare avanti la propria mission, senza avere alcun occhio di riguardo da parte di chi dovrebbe prendere le distanze da chi opera nell'illegalità".
 
Quindi il capogruppo di Fratelli d'Italia a Palazzo Marino Riccardo Truppo: “Ci siamo sempre opposti a qualsiasi forma di trattativa con queste realtà che nascono e sono cresciute come illegali e non possono ricevere sul territorio e dall’Amministrazione Comunale alcuna forma di legittimazione. Ci opporremo come abbiamo fatto in passato a qualsiasi forma di interlocuzione volta a suggellare scambi in funzione di una collaborazione di qualche tipo. Le aree peraltro individuate da questa interlocuzione non farebbero altro che favorire il caos e l’impossibilità di gestire il territorio a danno dei cittadini. Questi messaggi istituzionali non fanno altro che essere deleteri e vanno esattamente nella direzione opposta a quello che dovrebbe essere l’impegno di una Pubblica Amministrazione: ovvero dare un messaggio chiaro di legalità ai cittadini e soprattutto alle nuove generazioni”.

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