Milano

Leoncavallo, i Cabassi: "Ora basta, si proceda allo sgombero"

Leoncavallo, la nota della società L'Orologio: "Non sussistono i presupposti per costruttive interlocuzioni". L'immobile è occupato dal 1994

Leoncavallo, i Cabassi: "Ora basta, si proceda allo sgombero"

I proprietari dell'immobile industriale occupato da oltre 24 anni dal Centro Sociale Leoncavallo, in via Watteau a Milano, considerano che "non sussistono i presupposti per costruttive interlocuzioni", e che sia quindi giunto il momento di procedere con lo sgombero. E' quanto si legge in un comunicato stampa diffuso oggi dalla famiglia Cabassi per tramite della societa' L'Orologio S.r.l., proprietaria del complesso immobiliare che si trova nella zona milanese di Greco, a Nord della Stazione centrale, in via Watteau 7. In quegli spazi, il centro sociale era giunto nel 1994, dopo essere stato sgomberato dalla storica sede di via Leoncavallo, nel quartiere Casoretto (occupata fin dalla fondazione del Centro sociale, nel 1975).

"Anche in forza di tre sentenze esecutive dell'Autorita' Giudiziaria, L'Orologio ha sempre richiesto il rilascio del proprio immobile, illegittimamente occupato da oltre 24 anni. A tutt'oggi, 89 richieste di sgombero, l'ultima delle quali del 10 settembre 2018, sono rimaste infruttuose a causa del rifiuto da parte degli occupanti di rilasciare spontaneamente l'immobile e del mancato intervento della Forza Pubblica. L'Orologio, su sollecitazione delle Autorita' e delle diverse Amministrazioni cittadine che si sono succedute negli anni, si e' costantemente dichiarata disponibile a valutare eventuali proposte o soluzioni alternative". Ma, conclude la nota, "il comportamento assunto da L'Orologio in questa vicenda, secondo la Corte d'Appello di Milano, e' stato caratterizzato da: "tolleranza civile, costruttiva, sensibile alle istanze sociali sottese alla vicenda", ed e' stato mantenuto fino alle ultime settimane, quando L'Orologio ha dovuto concludere che non sussistono i presupposti per costruttive interlocuzioni.

Di questa conclusione sono stati informati i responsabili dell'Amministrazione comunale e le Autorita' competenti". Nei giorni scorsi, il caso "Leoncavallo" era tornato di attualita' quando un consigliere comunale della maggioranza del sindaco Giuseppe Sala, Enrico Marcora, si era rivolto direttamente al ministro dell'Interno Matteo Salvini chiedendogli, contro il parere dello stesso sindaco, di provvedere allo sgombero.







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