Milano
Libro: dopo lo strappo con Torino, prende forma il Salone di Milano
Salone del Libro: naufragata la mediazione di Dario Franceschini con Torino, Fiera e Comune di Milano già al lavoro per l'evento di aprile
E ora pancia a terra verso l'appuntamento del 5 ottobre, in cui sarà presentata ufficialmente la prima edizione del futuro Salone del libro di Milano. Dopo l'ultimo tentativo di mediazione da parte del ministro Dario Franceschini naufragato ieri, Milano e Torino procedono autonomamente nella programmazione dei propri rispettivi eventi. Intervistato dal quotidiano Il Giorno, l'ad di Fiera Milano Corrado Peraboni spiega quelle che sono state le divergenze con Torino che hanno impedito la concretizzazione del piano del ministro per un Mi-To dell'editoria: "Noi abbiamo fatto diverse proposte. Abbiamo anticipato le date per non andare addosso a Torino. Poi abbiamo avuto l’idea progettuale di differenziare gli eventi, offrendo di portare a Torino i librai e con Aie gli autori. Abbiamo offerto di dare una mano dal punto di vista organizzativo. Passi ne abbiamo fatti, non mi pare di aver visto passi in avanti da parte di Torino. Ora pensiamo a fare la fiera di Milano". I padiglioni di Fiera Rho ospiteranno il nuovo evento dal 19 al 23 aprile, che sarà presentato il 5 ottobre.
DEL CORNO: "MODELLO MIART, NON FUORISALONE" - Il Comune di Milano curerà gli eventi collaterali. Spiega l'assessore Filippo Del Corno: "Non un Fuorisalone, ma il nostro compito sarà quello di accompagnare la manifestazione un po’ nello stile Miart, con una serie di iniziative ed eventi che siano di attrattiva in orari serali". Sulla spaccatura venutasi a creare tra gli editori, alcuni dei quali sospesi nella scelta tra Milano e Torino, Del Corno commenta: "Secondo me sarebbe il caso di riflettere ancora tutti sull’ultima proposta di mediazione avanzata da Massimo Bray. Noi ci siamo e non chiudiamo porte nonostante siamo consapevoli delle difficoltà di vedute. Milano intanto però va avanti".
LE IPOTESI SFUMATE - Bray, presidente della Fondazione del Libro, aveva in serata tentato un'ultima proposta: un salone unico con una data unica e una governance unica», con una unica gestione delle sponsorizzazioni per i due Saloni e una sola società per gli allestimenti. Proposta, anche questa, naufragata. Come quella dell'associazione italiana editori di portare a Milano il salone degli editori e promuovere a Torino una fiera dei librai con correlati eventi in piazza con gli autori. Ma Torino ha risposto picche. "Pensavamo di aver fatto una bella proposta – commenta il presidente dell’Aie Federico Motta – teso a creare una nuova situazione, un nuovo modo di intendere il libro e la lettura. Ma ci sono state difficoltà". Settimana prossima a Bologna la presentazione del nuovo progetto milanese agli editori.