Milano
Licenziata per le foto su Instagram: l'allenatrice fa causa alla società
Prosegue per vie legali la vicenda dell'allenatrice dei bambini dell'Asd San Martino e San Giorgio di Roma licenziata per alcune sue foto su Instagram
Licenziata per le foto osè: l'allenatrice fa causa alla società
"Ho deciso di adire le vie legali e impugnare il licenziamento, ci ritroveremo davanti ad un giudice. Sono convinta di non aver fatto nulla di male": a distanza di un mese dal deflagrare del caso che l'ha vista protagonista, la bergamasca Alice Broccoli racconta al quotidiano Il Giorno gli sviluppi della vicenda. La 33enne è stata sollevata dall'incarico di allenatrice della squadra categoria under 12 dell'Asd San Martino e San Leone, parrocchia nel quartiere Pigneto di Roma, a causa di alcune sue foto pubblicate su Instagram e giudicate troppo spinte dalla dirigenza. Una di queste vedeva la donna posare sensualmente con una maglia dell'Atalanta indosso. Alice aveva denunciato: "Sono stata licenziata per le foto che pubblico su Instagram. Tutto quello che io faccio come persona viene cancellato e azzerato a causa di una foto. Ciliegina sulla torta, del resto ho sempre dovuto fare il doppio per essere accettata la metà in una società dove essere una donna è un difetto". Nonostante il clamore della vicenda, non c'è stato alcun dietrofront da parte della società, e quindi Alice Broccoli ha deciso di andare sino in fondo.
La difesa della società
Da parte dell'Asd San Martino e San Leone e del presidente Angelo Bombardieri due distinti post su facebook avevano rappresentato la replica della società: "La Asd si è attivata, su sollecitazione di taluni interessati e nel rispetto dello scopo associativo e delle norme comportamentali, per avere chiarezza in relazione alle foto dei nostri calciatori postate su un profilo social personale". Ed ancora, con un'altra nota la società denunciava a sua volta "strumentalizzazione di informazioni non vere con il fine, mal celato ma evidente, di distruggere i risultati sin qui raggiunti sia in termini sportivi che educativi da tutte le sue componenti, per meri fini individuali. L'associazione ovviamente tutelerà la propria reputazione avanti le competenti sedi".