Milano

Liliana Segre: aperta inchiesta a Milano per minacce già nel 2018

La senatrice sopravvissuta ad Auschwitz e testimone dell'Olocausto riceve centinaia di messaggi incitanti all'odio razziale al giorno

Liliana Segre: aperta inchiesta a Milano per minacce già nel 2018

La Procura di Milano ha aperto un'indagine per molestie e minacce per gli insulti arrivati sui social network alla senatrice Liliana Segre. Il fascicolo e' contro ignoti e risulta aperto dal 2018. La senatrice Segre, 89 anni, sopravvissuta ad Auschwitz e testimone dell'Olocausto, in un'intervista al quotidiano 'La Repubblica' ha denunciato di aver ricevere centinaia di messaggi incitanti all'odio razziale al giorno. Sull'antisemitismo si è espresso anche David Sassoli, presidente  del Parlamento europeo, sottolineando che "c'e' bisogno che l'Italia faccia un po' di piu' rispetto ad alcune indicazioni che il Parlamento europeo ha dato gia' da tempo. Siamo un po' in ritardo qui".

"Nel 2017 il Parlamento europeo ha consigliato a tutti gli Stati membri di nominare un commissario nazionale per l'antisemitismo e questo in Italia ancora non e' stato fatto. Spero che il governo e il presidente Conte si diano da fare per la nomina, che in questo momento sentiamo molto urgente, cosi' come la definizione di antisemitismo precisata in quella risoluzione, che credo debba entrare nei nostri codici e regolamenti", ha aggiunto Sassoli, che ha poi denunciato la presenza di "forze politiche indifferenti al problema". L'appello lanciato al nostro Paese e' che si muova "con grande celerita', perche' c'e' bisogno di rispondere a questo vento maligno, che vediamo percorrere le strade delle citta' europee". Tornando sugli attacchi alla senatrice Liliana Segre, il presidente del Parlamento europeo li ha definiti "ignobili, il segno che questo virus che e' molto europeo sta tornando".

Segre: "I ragazzi vanno protetti e invece hanno in mano shoah party"

Il vero problema e' "L'indifferenza", e' questa "la matrice dell'odio". Liliana Segre davanti una platea foltissima, allo Iulm racconta il suo passato e anche il suo presente, dal passato nei campi di concentramento ai giorni d'oggi presa di mira sul web con insulti razzisti. E invita tutti a prendere una posizione: "Se non sei indifferente devi scegliere" ed e' "piu' difficile che questi orrendi personaggi prendano piede". Ma "L'indifferenza c'e' stata prima e durante, non solo dopo - spiega -. Era un'indifferenza gigante, di un mondo intero". E tutto cio' e' evidente se si pensa al numero esiguo dei "giusti", termine utilizzato per indicare i non-ebrei che hanno agito in modo eroico a rischio della propria vita. "Pochi giorni fa abbiamo ricordato una persona giusta, e si parlava dei 700 giusti che sono onorati" ha detto la senatrice rimarcando che all'appello mancano tutti gli altri "sono 700, e tutti gli altri 7 mila, 7 milioni o 70 milioni che sono stati indifferenti?" "Nel mare dell'indifferenza" tutto e' potuto accade e all'improvviso siamo diventati dei "cittadini di serie b e poi pericoli e nemici della patria".

"La differenza e' che adesso i messaggi di odio arrivano con piu' facilita' perche' si puo' rimanere anonimi. Ma ci sono sempre stati, adesso si possono esprimere con grande facilita'. Ecco perche' i ragazzini piccolissimi vanno protetti e invece hanno in mano shoah party", la chat su WhatsApp in cui venivano condivisi contenuti pedopornografici, razzisti, inneggianti al nazismo e al terrorismo. Lo ha detto la senatrice a vita Liliana Segre durante il suo intervento al convegno in corso allo Iulm, "Dal binario 21 ad Auschwitz, il linguaggio dell'odio". "Insieme alla presa in giro dello sterminio ci sono anche queste cose" ha aggiunto invitando a tutelare i giovanissimi: "Quelle menti vanno protette da questi orrori".

 







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