Lo storico tram 23 rischia di scomparire, levata di scudi dei milanesi - Affaritaliani.it

Milano

Lo storico tram 23 rischia di scomparire, levata di scudi dei milanesi

Trasporto pubblico: il tram 23 dovrebbe essere assorbito dalla linea 19. Migliaia aderiscono alla petizione online per salvarlo: "E' un simbolo storico"

Lo storico tram 23 rischia di scomparire nell'ambito delle modifiche alle linee di superficie del trasporto pubblico di Milano che stanno entrando in vigore in questi giorni. La linea dovrebbe venire assorbita dal 19. Ma in molti stanno manifestando la loro contrarietà alla scomparsa di quello che è un simbolo di Milano. Già superate le 3mila adesioni alla campagna online su Change.org. Questo il manifesto: "Il 23 sparirà e si avrà al suo posto un tram nuovo più grande, non più il vecchio tram che conosciamo, con un percorso diverso. Nonostante l'intenzione del Comune e di Atm di voler evitare ai passeggeri, che devono attraversare il centro, di cambiare tram sia rispettabile, la modifica del 23 significa la cancellazione di un simbolo storico per Lambrate e per tutta la zona est di Milano. Chiediamo, quindi, che il Comune e Atm cerchino una soluzione diversa, che preveda il mantenimento del 23 sia nella sua forma (tram piccolo di legno), che nel suo numero".

Per Marco Cagnolati, consigliere del municipio 3, la scelta dell'Amministrazione non sarebbe consigliabile neanche in termini di efficienza: "La sostituzione con il tram 19 porterà notevoli disagi. Il lunghissimo percorso (52 fermate ed 82 minuti di durata) sarà una delle cause dei frequenti ritardi del mezzo". "Questa scelta - prosegue -, voluta unilateralmente, non condivisa con il Municipio 3 (ed anzi fortemente criticata) è stata osteggiata da numerosi cittadini che mi hanno scritto (...) Spezzare il percorso a metà, creando un punto di interconnessione con il 19 permetterebbe di avere la stessa percorrenza mantenendo separate entrambe le linee, come in precedenza, limitando ritardi e disagi (23 fermate circa invece delle 52 attuali)": così Cagnolati nel suo appello al sindaco Beppe Sala ed all'assessore Marco Granelli.








A2A