Milano
Lodi, bambini a mensa insieme grazie a colletta. Presidio in piazza. FOTO
Caso Lodi, i bambini extracomunitari esclusi dalla mensa aiutati grazie ad una raccolta fondi. Oggi presidio, il sindaco Sara Casanova "sotto assedio"
Lodi, bambini a mensa insieme grazie a colletta. Presidio in piazza
Gia' da oggi alcuni dei bambini extracomunitari di Lodi che erano stati esclusi dal servizio mensa sono tornati a mangiare con i compagni di classe. Questo grazie al Coordinamento Uguali Doveri che nei giorni scorsi aveva lanciato una raccolta fondi per poter garantire l'accesso a tutti coloro che in base a una nuova delibera comunale, non erano riusciti a produrre un documento che attestasse che nel paese di origine non possedevano case o redditi. Anche se, spiega all'Agi Valentina Tronconi del Coordinamento, "prima di poter riequilibrare la situazione ci vorra' del tempo. Per adesso abbiamo informato le famiglie che ci avevano contattato. Ma ci sono ancora molti genitori che non sanno di questa possibilita', di questo aiuto e continuano a portare i figli a casa nella pausa pranzo". Le richieste arrivate al Comune sono 316, di cui 177 per la mensa, 75 per lo scuolabus, 43 per il pre e post scuola e 23 per gli asili nido.
"Chi e' in difficolta' dovra' rivolgersi al Coordinamento e dopo una veloce verifica della domanda, colmeremo la differenza - continua - cioe', se prima queste famiglie pagavano 2 euro al giorno per la mensa del proprio figlio e adesso ne devono pagare 5, la differenza di 3 euro sara' versata da noi grazie ai fondi raccolti". Si parla di 60mila euro in 48 ore con una campagna lanciata sui social.
I tentativi (vani) di parlare con il sindaco Casanova
Presidio a Lodi (foto: Coordinamento Uguali Doveri via facebook)
Da questa mattina alle 8 un presidio lungo 12 ore vuole ricordare proprio che "la situazione e' tutt'altro che risolta". A organizzarlo e' stato il Coordinamento Uguali Doveri, formato da diverse anime, associazioni, semplici cittadini, gruppi politici, nato proprio allo scopo di garantire a tutti i bambini i servizi scolastici. "Con una delegazione siamo andati in Comune e abbiamo chiesto al sindaco di riceverci - spiega all'Agi una rappresentante del Coordinamento - ma ci e' stato risposto che non era in ufficio. Allora abbiamo chiesto del vice sindaco, e la risposta e' stata la stessa. Poi abbiamo chiesto di un assessore. E ci hanno detto ancora una volta di no". Insomma "da parte del Comune c'e' una chiusura totale - sottolinea - ma non ci arrendiamo. Ci riproveremo ogni 2 ore, da adesso fino a questa sera".
Asgi: "Il caso Lodi in Lombardia non è isolato"
Il caso Lodi? In Lombardia non e' isolato. A confermarlo e' l'associazione studi giuridici sull'immigrazione (Asgi) che sta mappando tutto il territorio nazionale. Cosi' sono emersi altri comuni che applicherebbero un trattamento differenziato per i cittadini provenienti da paesi extra-Ue E tra questi comuni c'e' anche Castelcovati (Brescia). L'amministrazione del paese dell'Ovest bresciano sta per ricevere la stessa lettera gia' inviata ad altri comuni per chiedere che il regolamento venga modificato. La stessa missiva e' stata inviata anche a Palazzago, paese nella Bergamasca. Per ora il sindaco neo eletto, Alessandra Pizzamiglio (eletta in una lista unicaCivica-Lega), non ha ancora ricevuto nulla, ma si dichiara disponibile a valutare il caso e a non arroccarsi su scelte prese dalla precedente amministrazione. A Castelcovati, in sostanza, si contesta di adottare un trattamento discriminatorio nei confronti dei cittadini stranieri per i servizi comunali di base.