Milano

Lodi, la Cassazione annulla l'assoluzione dell'ex sindaco Uggetti

La Cassazione ha annullato la sentenza di assoluzione dall'accusa di turbativa d'asta per l'ex sindaco Pd Simone Uggetti

Lodi, la Cassazione annulla l'assoluzione dell'ex sindaco Uggetti

Colpo di scena a Lodi: la Cassazione ha annullato con rinvio la sentenza con la quale, il 25 maggio 2021, l'ex sindaco Pd Simone Uggetti era stato assolto, in appello a Milano, dall'accusa di turbativa d'asta, contestata in concorso. Il processo d'appello bis per l'ex sindaco e per alcuni dei coimputati, dovra' dunque ricominciare da capo sulla base delle motivazioni dell'annullamento. Uggetti era stato arrestato il 3 maggio 2016 e condannato, in primo grado, a 10 mesi di reclusione. Le accuse riguardavano la gara per la gestione di due piscine scoperte di Lodi. L'ex sindaco era poi stato assolto il 25 maggio 2021, in appello.

L'assoluzione di Uggetti aveva provocato reazioni significative da parti della politica, specialmente nel Movimento Cinque Stelle che, per bocca di un esponente di spicco quale il ministro Luigi Di Maio, aveva fatto pubblica ammenda per un atteggiamento giustizialista risultato quantomeno prematuro, alla prova dei fatti. Una reazione uguale e contraria agli attacchi politici che al momento dell'arresto di Uggetti avevano interessato il Pd nel suo complesso, compreso - in maniera assolutamente arbitraria - il ministro Lorenzo Guerini: predecessore di Uggetti nella carica di sindaco di Lodi, lo aveva infatti nominato assessore per due mandati amministrativi.

Scontri all'arma bianca che, inevitabilmente, si ripetono ogni volta che un esponente politico finisce nei guai con la giustizia, con i contendenti rapidissimi nello scambiarsi i ruoli di accusatori e garantisti. Un malvezzo tipicamente italiano, più forte persino del buon senso che sconsiglierebbe di sostenere posizioni così fallaci.

In buona sostanza, a quasi sei anni dall'arresto di Uggetti, ancora non esiste una verità giudiziaria sul suo caso e questo certamente è un problema: se è innocente, come dobbiamo ritenere fino a sentenza definitiva, nessuno potrà mai ripagare il danno arrecato alla sua sfera personale e alla sua carriera politica, praticamente distrutta, ma anche se è colpevole bisogna affermarlo in modo inequivocabile con una sentenza, così che lui ne paghi le conseguenze e che i cittadini di Lodi possano saperlo senza più dubbi.

Intanto, però, questa incertezza fa male a tutti: a lui, ovviamente, alla sua famiglia, a chi lo ha votato, a chi lo ha avversato politicamente e più in generale alla politica, sempre più snobbata da chi avrebbe il talento per farla bene. Se questi sono i rischi, chi glielo fa fare?

Uggetti sui social: "Il buio prima della luce"

"Eppure il buio e' stato creato per farci conoscere la luce ... buongiorno a tutti ... a prestissimo". Con queste parole, spazi e puntini, si e' espresso, stamattina su Facebook, in modalita' pubblica, l'ex sindaco di Lodi Simone Uggetti, dopo il pronunciamento di ieri della Cassazione che ha disposto di rifare il processo d'appello che lo aveva assolto dall'accusa di turbativa d'asta, contestata in concorso. Per il resto parla il suo avvocato, Pietro Gabriele Roveda spiegando che il suo assistito ha detto di essere "stanco" di questa situazione. "Esprimiamo un po' di delusione - ha spiegato Roveda -: bisognera' leggere le motivazioni e vedere quali principi di diritto ha inteso censurare la Corte di Cassazione rispetto alla Corte d'Appello. Per quanto e' la mia esperienza di avvocato cassazionista, comunque, la Cassazione solitamente non si pronuncia cosi' in fretta"






 

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