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Milano
Lodi, Salvini: "Mensa, il sindaco fa bene". Domani 12 ore di presidio

Lodi, Salvini: "Mensa, il sindaco fa bene". Domani 12 ore di presidio

Lo scontro sulle mense di Lodi infiamma il dibattito politico: domani sono in programma 12 ore di presidio in piazza Broletto per chiedere che venga ritirato il regolamento del Comune lombardo a guida leghista che sta creando problemi a 316 famiglie di extracomunitari. Ma intanto nel palazzo medioevale che ospita il Municipio si lavora alla stesura di nuove "linee guida" per agevolarne l'applicazione.

Il nuovo regolamento del sindaco leghista Casanova

Da quest'anno scolastico, in base a una nuova delibera del Comune retto dal sindaco della Lega, Sara Casanova, se si vuole usufruire di tariffe agevolate per mensa e scuolabus, si deve presentare oltre al modulo Isee che certifica i redditi anche un documento che attesti che non si posseggono case o redditi nei Paesi d'origine. Il problema riguarda 316 famiglie che si trovano in serie difficolta', in quanto senza quel documento vengono inserite automaticamente nella fascia Isee piu' alta. Un esempio in numeri: la mensa invece di costargli 2 euro al giorno, ne costa 5. Cifre che molti, come Genevie've della Costa d'Avorio, assicurano di non potersi permettere. Lei, per adesso, pur di avere la mensa per la piccola Ann Sophie, di 6 anni, sta pagando. "Ma e' una cifra altissima, pazzesca per noi - dice all'ingresso della scuola primaria Barzaghi - . Significa 25 euro alla settimana, 100 euro al mese. Abbiamo fatto sciopero, protestato due volte sotto al Comune ma non e' servito a niente".

Mentre le proteste continuano e i politici dei diversi schieramenti prendono posizione sulle rispettive barricate, il sindaco Casanova tira dritto e fa sapere che il regolamento "resta in vigore". Domani pero' la protesta ci riprova. A organizzare il presidio e' il Coordinamento Uguali Doveri, nato da un insieme di associazioni, politici e privati cittadini che hanno l'obiettivo di garantire l'accesso agevolato ai servizi scolastici a tutti i bambini. Per i lodigiani, la trafila e' piu' semplice, basta il modulo Isee che attesti il basso reddito. Ed e' stato sempre il Coordinamento che nei giorni scorsi ha lanciato una fortunata campagna di solidarieta' per raccogliere fondi, che in 48 ore ha raggiunto i 60 mila euro. Tanto che ieri hanno dovuto sospendere l'iniziativa. "Ci sono abbastanza soldi fino a Natale - ha spiegato all'Agi Valentina Tronconi del Coordinamento- poi si vedra': se verra' accolto il ricorso che intanto l'Asgi associazione studi giuridici sull'immigrazione, ha presentato per chiedere la sospensione del provvedimento incriminato bene. Altrimenti potrebbe partire una seconda raccolta fondi". Di certo, la storia non finisce qui. "Una prima risposta al ricorso si avra' il 6 novembre".

Casanova: "Principio di equità"

Intanto il sindaco, che incassa il sostegno di Matteo Salvini e la distanza di Luigi Di Maio per il quale i bambini "vengono prima di tutto", si trincera nel palazzo di piazza Broletto. Affida il suo pensiero a una nota. Prima di tutto per chiarire che "il Regolamento rimane in vigore, la legge deve sempre valere per tutti", e precisare il suo punto di vista e cioe' che alla base della delibera incriminata c'e' un principio di "equita' che vuole mettere italiani e stranieri nella stessa condizione di partenza per dimostrare redditi e beni posseduti". Casanova sottolinea anche il "dispiacere" nel vedere che non e' stato dato il giusto peso al fatto che l'amministrazione si e' impegnata dopo il polverone, "nei confronti dei cittadini che sono nell'oggettiva impossibilita' di presentare la documentazione richiesta".

"Durante l'ultimo Consiglio comunale la maggioranza dei consiglieri - sottolinea il sindaco - ha assunto l'impegno di stendere linee-guida per l'applicazione del Regolamento per l'accesso alle prestazioni agevolate". E queste, attenzione, "sono quasi pronte". Sono state preparate dagli uffici insieme agli assessori, spiegano fonti ben informate, e non appena saranno approvate dalla giunta, diventeranno operative.

Salvini: "Il sindaco di Lodi fa bene, furbetti che nel loro paese hanno case, terreni, soldi"

Matteo Salvini difende il sindaco di Lodi Sara Casanova criticata anche da Luigi Di Maio per il nuovo regolamento sulle mense scolastiche. "Il sindaco di Lodi vuole controllare che tutti quelli che devono paghino la mensa scolastica dei figli? Fa bene", scrive il ministro dell'Interno su Facebook."Basta coi furbetti, se c'e' gente che al suo Paese ha case, terreni e soldi, perche' dovremmo dare loro dei servizi gratis, mentre gli Italiani pagano tutto?Quanti immigrati hanno una casa popolare anche se hanno case al loro Paese? Quanti prendono contributi e pensioni e se le godono al loro Paese? Basta, la pacchia e' finita. Non e' razzismo, e' solo giustizia e buon senso".

A margine dell'assemblea nazionale di Confimi Industria, Salvini ha inoltre detto che andra' "a trovare il sindaco e portargli tutta la mia solidarieta' perche' i furbetti, italiani o stranieri che siano, quelli che campano alle spalle del prossimo, che non pagano la mensa scolastica anche quando potrebbero farlo, non possono continuare a farlo alle spalle degli altri. Questo vale a Lodi come in tutti gli altri paesi in Italia". "Gli immigrati regolari e per bene sono i benvenuti e sono i miei fratelli, quelli che si fingono nullatenenti e non pagano una lira di tasse, se prendono contributi pubblici e gridano al razzismo quando vai a fare dei controlli, non sono miei amici", per cui, ha concluso, "fa benissimo il sindaco di Lodi a mettere tutti sullo stesso piano. Se hai delle agevolazioni devi dimostrare che non hai altri patrimoni. Sai quanta gente ha la casa popolare, il bonus bebe' e ha due o tre quattro case nel suo paese? Se sei nullatenente ti do la mensa gratis, se hai dei quattrini la paghi come gli altri"

Martina: "Salvini, propaganda vergognosa"

"Stavo leggendo le dichiarazioni del ministro Salvini sulla vicenda di Lodi. Siamo all'ennesima propaganda sulla pelle dei bambini e sinceramente e' vergognoso". Cosi il segretario del Pd Maurizio Martina interpellato, a margine di un evento a Torino, sulla vicenda delle mense scolastiche a Lodi. "Ancora una volta - aggiunge - abbiamo di fronte un caso concreto, che ci dice quanto sia necessaria la battaglia di civilta' nel nostro Paese ed e' bello che ieri migliaia di persone abbiano dato il loro supporto alla raccolta di fondi. La cosa impressionante e' che non si trattava di famiglie morose ma stiamo parlando di un'amministrazione che sceglie per regolamento di discriminare in premessa. E' una follia".

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