Milano
Lombardia, campagna vaccinale da 214 mln: l'obiettivo resta finire a giugno
Nei prossimi giorni le vaccinazioni si concentreranno nei territori al momento maggiormente colpiti di Bergamo e Brescia
Lombardia, campagna vaccinale da 214 mln: l'obiettivo resta finire a giugno
La Regione Lombardia prevede l'arrivo a marzo di oltre un milione di dosi di vaccini anticovid. Lo ha illustrato la vicepresidente e assessore al Welfare lombardo, Letizia Moratti, nel corso di una conferenza stampa. Stando alle previsioni fatte da Palazzo Lombardia, in regione il mese prossimo arriveranno 573.300 dosi di Pfizer, 137.600 dosi di Moderna e 320.721 Astrazeneca (totale 1.031.621). Secondo Moratti, in Lombardia si potrebbe ancora finire a giugno la vaccinazione massiva della popolazione regionale, confermando che l'obiettivo della giunta è concludere la vaccinazione di massa entro giugno, "compatibilmente con la disponibilità dei vaccini e la consegna da parte della struttura commissariale", ha detto.
"Avendo verificato che la variante inglese comincia a diventare prevalente in alcune aree, con un tasso di diffusione del 39%, è nata una doppia di strategia: da una parte la mitigazione per intervenire in situazioni circoscritte, dall'altra una strategia che partirà da domani è una strategia di contenimento", ha spiegato la vicepresidente e assessore al Welfare. "È un cambio di strategia vaccinale, avendo deciso di andare a vaccinare, rispettando le categorie in fase di vaccinazione tra cui gli over 80, ma indirizzando prevalentemente le risorse vaccinali verso quelle zone che rappresentano delle criticità. Speriamo che con questa rimodulazione si possa contenere maggiormente questo terribile virus", ha aggiunto.
"Fra domani e dopodomani vaccineremo 24mila persone dei territori tra Bergamo e Brescia. Vaccineremo la popolazione tra i 60 e i 79 anni in 14 Comuni della provincia di Bergamo e 8 della provincia di Brescia", ha detto Guido Bertolaso, consulente della Regione Lombardia per l'attuazione e il coordinamento del piano vaccinale anti Covid-19. Bertolaso ha spiegato che sono stati individuati "4 centri vaccinali, due in provincia di Bergamo e due in provincia di Brescia con 18 linee vaccinali per provincia" e che si arriverà "ad una media di 4-5 mila vaccinazioni al giorno". "Quindi - ha detto - in cinque o sei giorni dovremo chiudere questa prima partita di vaccinazioni lungo il confine tra le due province". Altre azioni riguardano poi i Comuni già in fascia rossa, in particolare, ha detto l'ex capo della Protezione Civile "la Ats di Milano vaccinerà a Bollate tutti gli over 80 nei prossimi giorni, sono circa 4 mila quindi la questione verrà risolta rapidamente" e seguiranno "gli insegnanti". A Viggiù "vacciniamo tutti quelli che vanno a lavorare in Svizzera per evitare ingresso di altre varianti" e anche "a Mede stiamo procedendo". "Stiamo andando ventre a terra e stiamo anche riducendo le scorte definite da Roma che ogni Regione dovrebbe tenere per sicurezza che dovrebbe essere del 30% dei vaccini che vengono forniti. Noi abbatteremo questa percentuale di scorte disponibili perché pensiamo che bisogna intervenire immediatamente" ha detto Bertolaso. "L'unico modo di fermare questa pandemia sono i vaccini e bisogna vaccinare sempre e comunque, con quelli che sono i vaccini disponibili e cercando anche di avene di più", ha aggiunto.
"Gli anziani non avranno nessun rallentamento" nella campagna vaccinale ma "rallenteremo probabilmente il settore 1 bis che è quello dove ci sono tutta una serie di categorie che si occupano di attività sociali che non sono le più a rischio. E' chiaro che la coperta è quella che é, più che una coperta è un fazzoletto e quindi ci dobbiamo muovere su quelle che sono le priorità", ha spiegato Bertolaso. "Credo che nessuno possa contestare l'esigenza di provare a fronteggiare la diffusione della variante più pericolosa in questa regione andando ad incidere dove è estata individuata - ha aggiunto - per forza bisogna fare delle scelte" e "cercare di attuare delle strategie".
Per la campagna vaccinale contro il covid, la Regione Lombardia stima un finanziamento totale di 214 milioni di euro. Tra questi 96 milioni di euro sono previsti per la remunerazione delle prestazioni vaccinali, 66,5 milioni per i costi del personale dedicato alle vaccinazioni, 18,5 milioni per i sistemi informativi dedicati alla gestione del processo, 18 milioni per l'allestimento dei centri vaccinali, 15 milioni a carico dei bilanci di Ats e Asst per l'erogazione dei servizi sanitari e non sanitari nelle strutture allestite temporaneamente. La Regione Lombardia ha calcolato il fabbisogno di personale per la campagna vaccinale anticovid. Oggi in giunta e' stato approvato il piano regionale vaccini per la e si e' svolta una conferenza stampa alla presenza del governatore Attilio Fontana, della vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti, dell'assessore alla Protezione civile Pietro Foroni, e del consulente per la campagna di vaccinazione Guido Bertolaso. I fabbisogni massimi e il relativo budget per l'anno 2021 sono: 550 medici liberi professionisti per un totale di 23,7 milioni di euro; 800 infermieri liberi professionisti e studi professionali per un totale di 25,9 milioni; 104.026 ore aggiuntive di medici dipendenti pubblici per 8,3 milioni; 166.442 ore aggiuntive di infermieri dipendenti pubblici per 8,3 milioni. Le strutture temporanee per la somministrazione potranno essere ospitate all'interno di spazi o edifici gia' esistenti, che andranno da un modulo minimo che parte da 400 mq a un centro di dimensioni molto grandi di circa 13 mila mq. Per il supporto alla campagna vaccinale, viene previsto il coinvolgimento di 3 mila volontari della protezione civile regionale.
"Abbiamo con il ministro Messa concordato un emendamento che speriamo sia inserito nei prossimi decreti che prevede la possibilità di avvalerci degli specializzandi il sabato e la domenica, al di fuori del loro percorso formativo, pagati" ha annunciato l'assessore regionale al Welfare.