Milano

Lombardia, Fontana: "Ascolterò tutte le parti senza pregiudizi"

di Redazione

Il discorso programmatico del governatore Attilio Fontana al consiglio lombardo: "Il non voto? La disaffezione deve diventare uno stimolo"

Lombardia, Fontana: "Il non voto? Uno stimolo a fare di più"

"Ricoprire il ruolo di presidente significa avere a cuore anche i cittadini che non hanno votato per me e quelli che il 12 e 13 febbraio non sono andati a votare. Perche' questa disaffezione deve diventare uno stimolo a fare ogni giorno di piu' per riavvicinare i cittadini all'istituzione: la strada maestra non puo' essere che quella di dare attuazione agli impegni presi, perche' per i lombardi contano unicamente i fatti!". A dirlo e' il governatore lombardo, Attilio Fontana, nel corso del discorso programmatico per la nuova legislatura. "Alcuni ingredienti sono essenziali: la semplificazione, l'assunzione di responsabilita', il rendere conto, il saper comunicare ai cittadini in modo efficace", ha aggiunto. 

"Ascolterò tutte le parti politiche"

Sul finire poi della seduta, il governatore ha poi dato una lancia in favore delle parti politiche d'opposizione. "Il Consiglio regionale è il luogo della democrazia e per questo ribadisco, ancora una volta, che sarà mia cura ascoltare ogni istanza che sarà proposta con l'obiettivo di dare risposte a tutti i territori della Lombardia - ha infatti detto Attilio Fontana - e sono convinto che tutte le osservazioni verranno valutate e riceveranno la dovuta attenzione. Voglio però fare una ulteriore proposta per testimoniare la volontà e l'impegno all'ascolto in Consiglio, ossia illustrare in maniera approfondita ai capigruppo, sia di maggioranza che di opposizione, il documento del Piano regionale di sviluppo sostenibile. Da parte nostra - ha concluso - nessun tipo di pregiudizio per ascoltare le richieste che arrivano da qualunque parte politica e da ogni area della Lombardia. L'ho detto in passato e lo ribadisco oggi, il Consiglio è il luogo in cui si dovranno condividere e formulare le scelte".

Fontana: "Questa è stata la vittoria di una squadra unita"

"Tengo a sottolineare che questa e' la vittoria di una squadra, della coalizione unita delle forze di Centrodestra (Fratelli d'Italia, Lega, Forza Italia, Noi Moderati, Lombardia idea/e), in cui tutte le componenti hanno dato un contributo determinante per raggiungere l'obiettivo, lavorando insieme, ognuno con le proprie specificita', alla costruzione di una proposta politica credibile e vincente", ha aggiunto Fontana. Il governatore ha poi ringraziato "i cittadini e le cittadine della Lombardia che hanno voluto, con il loro voto, la mia riconferma alla guida di questa regione. Oltre che una soddisfazione personale, e' un onore e un privilegio ricevere di nuovo l'incarico di servire, come presidente, questa grande istituzione, la regione piu' importante d'ItaIia, motore del Paese, eccellenza riconosciuta a livello internazionale".

Fontana: "Non possiamo rimanere prigionieri di inchieste e consulenti"

"Invochiamo trasparenza e legalità oggi come ogni giorno: con l'Orac abbiamo lavorato molto su questi temi, potenziando il sistema dei controlli, della trasparenza e dell'anticorruzione", ma allo stesso tempo "non possiamo rimanere prigionieri di inchieste e consulenti. Per raggiungere obiettivi ambiziosi occorre affermare la logica della responsabilità, superando l'atteggiamento burocratico che nasce dalla paura di prendere decisioni e di mettere la propria firma sugli atti", ha aggiunto il governatore.

Il discorso integrale di Attilio Fontana in Regione Lombardia

 Di seguito il discorso integrale del governatore Fontana

 1. Saluti e introduzione

Signor Presidente del Consiglio, Signori Consiglieri,a voi rivolgo il mio saluto personale e quello della Giunta in questa seduta, che rappresenta la prima, importante occasione per presentare a voi, e a tutti i cittadini lombardi, il mio Programma di Governo per la XII Legislatura.

Consentitemi, all'inizio di questo intervento, di ringraziare i cittadini e le cittadine della Lombardia che hanno voluto, con il loro voto, la mia riconferma alla guida di questa Regione. Oltre che una soddisfazione personale, è un onore e un privilegio ricevere di nuovo l'incarico di servire, come Presidente, questa grande istituzione, la Regione più importante d'Italia, motore del Paese, eccellenza riconosciuta a livello internazionale!

Ma, allo stesso tempo, tengo a sottolineare che questa è la vittoria di una squadra, della coalizione unita delle forze di Centrodestra (Fratelli d'Italia, Lega, Forza Italia, Noi Moderati, Lombardia Ideale), in cui tutte le componenti hanno dato un contributo determinante per raggiungere l'obiettivo, lavorando insieme, ognuno con le proprie specificità, alla costruzione di una proposta politica credibile e vincente.

2. Il voto dei cittadini lombardi

Il voto ha detto chiaramente che i cittadini lombardi hanno dato fiducia e apprezzato:- la concretezza del nostro buon governo e l'efficacia delle risposte messe in campo per risolvere i problemi e le gravi emergenze che ci siamo trovati a vivere,- la presenza attiva in tutti i diversi territori della regione,- la capacità di dialogo con le realtà più vive del sistema lombardo,- la visione di sviluppo e di innovazione che immaginiamo per il futuro della regione.

Ricoprire il ruolo di Presidente significa però avere a cuore anche i cittadini che non hanno votato per me e quelli che il 12 e 13 febbraio non sono andati a votare.

Perché questa disaffezione deve diventare uno stimolo a fare ogni giorno di più per riavvicinare i cittadini all'istituzione: la strada maestra non può essere che quella di dare attuazione agli impegni presi, perché per i lombardi contano unicamente i fatti!

Alcuni ingredienti sono essenziali: la semplificazione, l'assunzione di responsabilità, il rendere conto, il saper comunicare ai cittadini in modo efficace.

Servizi semplici ed efficaci sono infatti il nostro primo e più efficace 'biglietto da visita' nella relazione diretta con i cittadini, così come l'accountability, il dovere di render conto di quanto abbiamo fatto, di quanto resta da fare e di cosa ci si propone.

Senza dimenticare che, se i cittadini non sanno cosa facciamo, la prima responsabilità è nostra: informare di ciò che concretamente la regione fa per loro rappresenta un dovere ma anche una grande sfida!

Infine, serve - se permettete - anche un diverso approccio dei diversi livelli di controllo.

Siamo un Paese che privilegia più il controllo contabile che l'efficacia dei risultati.Trasparenza e legalità sono valori fondamentali.

Lo ribadiamo, oggi, 21 marzo Giornata della Memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.

Don Luigi Ciotti e l'Associazione Libera hanno radunato centinaia di familiari delle vittime, tanti giovani e cittadini, in Piazza del Duomo a Milano.

E noi ci uniamo a loro in questo ricordo, idealmente e concretamente, avendo contribuito con ferma convinzione alla realizzazione di questa celebrazione.

Invochiamo trasparenza e legalità oggi come ogni giorno: con l'ORAC abbiamo lavorato molto su questi temi, potenziando il sistema dei controlli, della trasparenza e dell'anticorruzione - ma allo stesso tempo vorrei affermare con chiarezza un mio pensiero: non possiamo rimanere prigionieri di inchieste e consulenti! Per raggiungere obiettivi ambiziosi occorre affermare la logica della responsabilità, superando l'atteggiamento burocratico che nasce dalla paura di prendere decisioni e di mettere la propria firma sugli atti!

3. Mandato e ruolo delle istituzioni regionali

Prima di entrare nel merito del mio Programma di Governo, vorrei spendere qualche parola anche sul mandato delle nostre istituzioni regionali.

Come Presidente ho sempre interpretato il mio ruolo con spirito di servizio, avendo come unica stella polare l'interesse dei lombardi e privilegiando il rapporto diretto con i cittadini, girando in lungo e in largo la Lombardia.

Come un buon sindaco continuerò perciò, con impegno e concretezza, ad occuparmi di tutti e di ciascuno, con un'attenzione particolare ai territori più lontani come le aree interne.

Alla Giunta e ad ogni Assessore chiedo di lavorare ogni giorno dimostrando competenza nell'affrontare problemi e capacità di trovare soluzioni, lavorando con umiltà, trasparenza ed un pizzico di fantasia, sempre con il supporto della nostra struttura amministrativa, una 'macchina' solida, stimata per la sua competenza ed efficienza.

A questa Assemblea e ad ogni singolo consigliere, di maggioranza e di opposizione, chiedo di svolgere fino in fondo il ruolo per cui è stato eletto, cioè essere protagonista delle istanze dei singoli territori, mantenendo sempre vivo il legame con i propri cittadini.

In quest'Aula non ci sono fazioni in lotta l'una contro l'altra, ma persone che si relazionano e dialogano tra loro per realizzare - a prescindere dall'appartenenza a maggioranza o opposizione - ciò che è utile per la nostra Lombardia!

4. Il contesto e le sfide da affrontare: la visione della Lombardia del 2030

Vorrei ora entrare nel merito della visione che guiderà la nostra azione di governo per affrontare, con impegno e responsabilità, le complesse sfide del presente e del futuro, guardando alla Lombardia del 2030.

La circostanza storica che stiamo vivendo è assolutamente eccezionale: le ultime code della pandemia, una guerra ai confini dell'Europa, l'aumento dei costi e l'inflazione che impattano in modo durissimo sulle famiglie e sulle imprese.

Ma accanto a queste sfide globali siamo anche chiamati a far fronte a tutte le richieste, le necessità, i bisogni concreti di cittadini, imprese, enti locali, associazioni: i costi delle bollette, il caro affitti, la mobilità, e così via...

Per affrontare insieme queste sfide è importante partire da una consapevolezza, che è cresciuta e si è consolidata nel periodo, così drammatico, che abbiamo vissuto.

Abbiamo reagito con determinazione ai momenti più difficili, cercando l'alba dentro l'imbrunire, agendo con responsabilità, avendo sempre a cuore la nostra comunità: tutti hanno messo in campo un grande spirito di servizio, a cominciare dagli operatori della sanità pubblica e privata, a cui voglio nuovamente rivolgere il più sentito grazie!

Ne siamo usciti più forti e più consapevoli di quello che sappiamo fare, e abbiamo reagito facendo 'tutto quello che era necessario', a partire dalla L.R. 9/2020, il c.d. 'Piano Lombardia', un piano di investimenti imponente di oltre 4 miliardi.

Oggi possiamo dire con serenità di avere anticipato lo spirito del PNRR, dando risorse a Comuni e Province per realizzare opere attese dai territori; e i risultati hanno premiato questo sforzo, perché il piano Lombardia ha consentito di realizzare oltre 8000 interventi, ha impattato per quasi l'1 % del PIL lombardo e per oltre 30.000 posti di lavoro.

Guardare oltre: una grande Smartland

Regione Lombardia vuole dunque continuare a fare la sua parte, nel ruolo che le spetta: essere LA Lombardia, la locomotiva del paese, una regione abituata da sempre a guardare avanti, a rischiare strade inesplorate, a non aver paura di mettere in discussione le certezze consolidate del 'Si è sempre fatto così!'.

Innovare è guardare al futuro, buttando il cuore oltre l'ostacolo, rischiando scelte dirompenti, prendendo qualche rischio, sostenendo chi alle parole fa seguire i fatti.

Per questo l'idea che meglio sintetizza questo sguardo al futuro è quella di una Lombardia come unica, grande Smartland, connessa in tutte le sue aree, dalla bassa pianura padana alle montagne della Valtellina, passando per la grande metropoli milanese.

Gli anni della pandemia hanno reso evidente la profonda interconnessione tra i diversi territori della regione e mutato le dinamiche di relazione tra le grandi città e i centri più piccoli, tra le aree a maggior tasso di industrializzazione e quelle a più spiccata vocazione agricole, tra le aree urbane e le aree interne.

La Lombardia è l'insieme dei suoi territori, è un territorio metropolitano nel suo insieme, attraversato da flussi di persone, di merci, di informazioni, di finanza, e anche Milano, che rappresenta la punta di eccellenza, da sola non ce la fa. I problemi e le sfide sono di tutti: la rigenerazione urbana, il dissesto idro-geologico, la mobilità sostenibile, e così via.Non ci si salva da soli!

5. Temi e priorità di legislatura: verso il nuovo PRS-S

 

Noi siamo pronti a governare per 5 anni la Lombardia, con la missione di attuare, in modo sistematico ed efficace, questa visione.

Per farlo occorre partire dalla prima pietra, il fondamento su cui tutte le politiche vengono costruite: il Programma Regionale di Sviluppo Sostenibile (PRS-S) della XII Legislatura.

Come evidente sin dal nome, anche nell'approcciare la stesura di questo primo documento programmatico vogliamo dare un'impronta diversa, innovativa partendo dalla centralità del tema della sostenibilità, nelle sue tre declinazioni: ambientale, sociale, economica.

Non può esserci un vero sviluppo se l'una prevale sull'altra: se, ad esempio, in nome della tutela dell'ambiente cancelliamo migliaia di posti di lavoro, oppure se in nome della crescita economica non tuteliamo la biodiversità, quale Lombardia lasceremo ai nostri figli?

Esemplificativo è il tema della siccità, che ci chiama a scelte insieme immediate e strategiche.

Occorre infatti contemperare i diversi interessi in campo: l'alimentazione e l'agricoltura, la produzione di energia elettrica per la qualità del vivere e il ciclo produttivo, il mantenimento di una fondamentale biodiversità; servono più innovazione e tecnologia, servono opere strategiche per garantire un futuro ai nostri territori, anche riconsiderando investimenti fatti lavorando a soluzioni strutturali nell'uso della risorsa idrica.

Per pianificare il futuro abbiamo un grande alleato nella tecnologia, che con le sue crescenti opportunità ci consentirà di connettere, condividere, conoscere, curare, ecc. in modo sempre più efficace e diffuso; ma anche di programmare, creando quella che oggi si definisce un'Amministrazione data-driven, in cui i milioni di dati possano essere la base utile per costruire decisioni di ampio respiro.

Per questo anche il PRS-S dovrà identificare, per ciascuno dei suoi obiettivi strategici, banche dati di riferimento, che in ogni momento possano rappresentare in modo veritiero il contesto e i risultati raggiunti: leggibilità e fruibilità saranno caratteristiche fondamentali perché, come già accennavo, crediamo molto nella trasparenza e nella rendicontazione!

Le linee fondamentali del nuovo PRS-S

Provo dunque a sintetizzare le linee fondamentali del programma di governo, che opportunamente declinate in obiettivi - con relativi indicatori e target - costituiranno l'ossatura del Programma Regionale di Sviluppo Sostenibile, che costruiremo partendo da un approccio di fondo che vede nella trasversalità delle politiche e degli interventi il suo principale punto di forza.

Occorre superare i silos, per realizzare azioni strategiche in cui più competenze possano integrarsi in modo tra loro in modo virtuoso: solo lavorando insieme possiamo raggiungere obiettivi ambiziosi, in una visione della Lombardia del futuro che individua veri e propri cambi di paradigma, necessari per mantenere il nostro posizionamento come leader nazionale e per migliorare l'attrattività internazionale.








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