Milano
Lombardia, Fontana: proficua e solida collaborazione con la Curia
"Il compito del sistema politico e amministrativo è quello di vigilare, di resistere alla tentazione di lasciarsi distrarre da proposte allettanti"
Lombardia, Fontana: proficua e solida collaborazione con la Curia
L'arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, ha incontrato questa mattina il Consiglio regionale della Lombardia. All'evento ha partecipato anche il governatore, Attilio Fontana. "L'impressione che le misteriose forze del male percorrano vie per insinuarsi negli affari lombardi e investire i loro profitti illeciti per moltiplicarli approfittando di quanto offre la nostra Regione è talora confermata da alcuni fatti e da alcune indagini. Il compito del sistema politico e amministrativo è quello di vigilare, di resistere alla tentazione di lasciarsi distrarre da proposte allettanti, di creare alleanze per discernere, per contrastare i piani della malavita organizzata, dei capitali di ambigua provenienza, per evitare che nelle complicazioni delle procedure e della burocrazia rimangano impigliati coloro che vogliono essere rispettosi della legge e prevarichino quelli che sanno come aggirare la legge e agiscono senza scrupoli. Contrastare la prepotenza non richiede solo normative e interventi delle forze dell'ordine. Piuttosto richiede che si ritenga un fatto politico e un impegno dell'amministrazione anche il contributo al patrimonio morale di tutta la popolazione: una cittadinanza che vive nella confusione e che è indotta a ignorare la distinzione tra il bene e il male è facilmente incline a cedere alla tentazione dell'utile, del maggior profitto possibile, dell'avidità scriteriata". E' un passaggio dell"Elogio dell'umanesimo lombardo", l'intervento fatto dall'arcivescovo nell'aula del Consiglio regionale della Lombardia.
"Momenti come questo sono fruttuosi per il contributo di idee e riflessioni che generano a beneficio del nostro impegno di rappresentanti della comunita' lombarda, per la quale cerchiamo di delineare una visione del futuro". Con queste parole il presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Alessandro Fermi, ha accolto l'arcivescovo di Milano, Mario Delpini, che questa mattina e' intervenuto nell'aula del Pirellone. Presenti anche il governatore Attilio Fontana, i consiglieri e gli assessori regionali. "La Chiesa Ambrosiana - ha aggiunto Fermi - e' parte essenziale del tessuto lombardo, per noi un interlocutore importante, per la sapienza che la caratterizza nell'intercettare i cambiamenti e nell'esprimere una visione etica, interessante per tutti, credenti e non credenti".
"Il monito della diocesi, in occasione della celebrazione di Sant'Ambrogio - ha detto Fontana - ci ha restituito un prezioso lascito: 'Benvenuto Futuro!'. È un messaggio che poggia sulla speranza, sul senso di responsabilità e sull'importanza dell'agire per il bene comune a dispetto di chi ci vuole passivi in balia di scenari e prospettive catastrofiche dove la denuncia, la denigrazione, il pensiero negativo e mai propositivo paiono avere la meglio". "Dalla nostra profonda e radicata matrice culturale cattolica - ha proseguito - dobbiamo trarre l'importanza del dialogo, ristabilire la volontà di incidere sul presente e il coraggio di lasciare un segno per il futuro delle nuove generazioni. Regione Lombardia ha avviato percorsi di condivisione con la Curia e altri soggetti rappresentativi delle comunità religiose del nostro territorio per affrontare le molteplici nuove situazioni che impattano sulla vita dei cittadini lombardi negli ambiti più svariati: dalla sanità, alla scuola, dall'inclusione sociale, alle varie forme di partecipazione alla vita comune".
Al termine dell'intervento in aula, l'arcivescovo ha salutato i dipendenti regionali in Sala Pirelli e ha successivamente visitato la mostra promossa dall'istituzione regionale in collaborazione con il Museo della Brigata Ebraica e con l'Associazione Figli della Shoah. Prima di lasciare Palazzo Pirelli, l'Arcivescovo di Milano ha firmato il Libro d'Onore e ha ricevuto il Sigillo longobardo, riconoscimento attribuito dalla Regione ai cittadini lombardi che hanno portato alto il nome della Lombardia nel mondo.