Milano
Lombardia: forse, semplicemente, il Nord per la sinistra è terra ostile
In attesa delle scelte di LeU, una constatazione: da oltre 20 anni in Regione governa ininterrottamente il centrodestra. E il centrosinistra...
ASCOLTA LA RUBRICA "PINOCCHIO" OGNI GIORNO SU RADIO LOMBARDIA (100.3), IN ONDA ALLE 19.15 DURANTE IL PROGRAMMA DI APPROFONDIMENTO "PANE AL PANE" E IN REPLICA IL GIORNO DOPO ALLE 6.45
C'era una volta il centralismo democratico. Oggi parliamo di politica, quindi Pinocchio sarà un po' pesante. Dicevamo del centralismo democratico: lo ha scritto bene Sergio Scalpelli: in una sfida come la Lombardia, una volta, non ci sarebbe stato il problema "della base". Semplicemente, i vertici avrebbero valutato se era opportuno stare tutti insieme contro Forza Italia e Lega Nord o separare i destini. E - in 7,8 minuti - avrebbero deciso sì o no. Invece in Lombardia, Giorgio Gori non sa ancora se avrà uno sfidante del Partito di Grasso, ovvero Liberi e Uguali. E' chiaro che la questione non è irrilevante, anche se stasera andremo probabilmente a letto sereni ugualmente. Perché c'è un punto nodale: il tema è questo. Gori pensa di poter battere il centrodestra. Liberi e Uguali non pensa che Gori possa battere il centrodestra. E quindi, di conseguenza, si prepara a quello che verrà dopo. Filippo Penati, su Facebook, ricorda di quel candidato che aprendo la campagna elettorale disse: "Faremo opposizione dura, senza sconti". Ovvero, la diede per persa in partenza. Tattica non necessariamente sbagliata, se porta alla costruzione di un progetto lungo cinque anni che resista alle tempeste romane che tutte le volte portano casini anche in Lombardia. Dica l'ascoltatore, considerato che dai primi anni Novanta governa ininterrottamente il centrodestra, se questa tattica a sinistra ha mai funzionato. E dica, considerato che Penati prese 20 punti da Formigoni, e pure il moderato Ambrosoli, con una regione sciolta per le accuse di 'ndrangheta a un suo assessore e l'inizio della stagione renziana trionfale, perse contro Maroni, se la sinistra unita ha mai funzionato. Forse aveva ragione Alfieri Marco, il giornalista non il politico, che è suo fratello: il Nord per la sinistra è terra ostile.