Milano

Lombardia, Garavaglia (capogruppo FdI): "Uniti per lasciare un'impronta"

di Nicolò Rubeis

Intervista a Christian Garavaglia, capogruppo di Fratelli d'Italia in Regione Lombardia: "Correnti? No, sensibilità da mettere insieme per crescere e incidere"

Lombardia, Garavaglia (capogruppo FdI): "Uniti per lasciare un'impronta"

"Siamo il gruppo più numeroso e con 22 consiglieri regionali saremo in grado di lasciare un'impronta e incidere sulla linea della Regione". Christian Garavaglia, economista, docente universitario e sindaco di Turbigo dal 2011 al 2021, è il nuovo capogruppo lombardo di Fratelli d'Italia dopo aver collezionato oltre 10mila preferenze in provincia di Milano. In un'intervista ad Affaritaliani.it Milano assicura che farà di tutto per mantenere compatta la pattuglia di Fdi: "Ci sono esperienze ed esigenze diverse, ma più che correnti io le chiamo sensibilità. Mettere insieme visioni differenti arricchisce il dibattito e può essere un elemento di crescita".

Garavaglia, ieri l'esordio in Aula. Federico Romani, consigliere di Fdi, è il nuovo presidente del Consiglio regionale.
La maggioranza si è dimostrata compatta intorno alla squadra che compone l'Ufficio di presidenza e Romani è un amico preparato, moderato e pronto per svolgere quel ruolo. La minoranza no e la dichiarazione fatta in Consiglio ieri da Manfredi Palmeri (capogruppo Lista Moratti, ndr) suona come un momento di rottura con il Pd.

In Consiglio si è visto anche Mario Mantovani, ex assessore alla Sanità e vicepresidente della Regione. Lei è considerato un suo “delfino”.
Ci conosciamo da tanti anni, con lui ho un rapporto sia di amicizia sia di collaborazione. Insieme lavoriamo bene e il risultato elettorale, arrivato anche grazie a tutti quelli che hanno dato un contributo fattivo, lo ha testimoniato. C'è soddisfazione perché non era facile arrivare primi in termini di preferenze a Milano.

Città dove però il centrodestra fa ancora fatica.
Come confronto politico dobbiamo ripartire da Milano. Non possiamo pensare di presentare una squadra e un programma partendo con 6 mesi di anticipo. Il percorso politico deve cominciare molto prima e io sono convinto che sia fondamentale farlo partire già adesso. Abbiamo una visione diversa da quella ideologica del sindaco Giuseppe Sala dimostrata anche recentemente. Il suo estremismo legato all'ambiente e al traffico mette in difficoltà studenti e lavoratori. Lo stop del prefetto alla registrazione di figli di coppie omossessuali ha messo in luce un altro approccio ideologico. C'è un dibattito da anni e non entro nel tema, ma l'ideologia non deve prevalere sulla legge e sull'interesse dei cittadini.

Il suo obiettivo da capogruppo?
Sono stato sindaco per 10 anni. Questo nuovo ruolo ha una valenza maggiormente politica ma può comunque dare un taglio amministrativo a quelli che sono gli indirizzi. Il mio obiettivo è dare concretezza e pragmaticità al lavoro del Consiglio regionale.







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