Scuola: Lombardia, meno alunni. Crescono gli stranieri, 6 mila cattedre vuote
Sono aumentati gli alunni di origine straniera nelle classi lombarde: lo scorso settembre erano 188 mila, ad oggi sfiorano quota 193 mila
Scuola: Lombardia, meno alunni, piu' stranieri, 6 mila cattedre vuote
Sono meno dell'anno scorso gli studenti che degli istituti scolastici lombardi: il calo e' dello 0,27 per cento rispetto al 2017-2018, quando gli alunni erano stati 1.191.757: quest'anno la cifra assoluta e' scesa a quota 1.188.580. Sono aumentati pero' gli alunni di origine straniera nelle classi lombarde: lo scorso settembre erano 188 mila, ad oggi sfiorano quota 193 mila.
Cinquemila nuovi ingressi di ragazzi senza cittadinanza italiana dunque sui banchi della regione, di cui 2815 solo a Milano. I dati sono stati forniti questa mattina dalla direttrice generale dell'ufficio scolastico regionale Delia Campanelli, nel corso di un incontro con la stampa.
Scuola: Lombardia, meno alunni. Crescono gli stranieri, 6 mila cattedre vuote
"La scuola lombarda e' aperta, inclusiva e all'avanguardia" ha sottolineato la dirigente. Meno studenti e piu' cattedre da coprire, per Milano e le province intorno: restano infatti da assegnare circa 7-8 mila incarichi vacanti, di cui 3500 solo nel capoluogo. Considerando che un incarico non corrisponde ad una cattedra (che ammonta a 18 ore totali di insegnamento), il numero verosimile delle cattedre potrebbe aggirarsi intorno a 6 mila. "La situazione si sistemera' entro pochi giorni" ha precisato Campanellli.
Piu' bassa in Lombardia rispetto al resto del Paese anche la dispersione scolastica: se in Italia la media e' del 13,8%, nella regione scende al 12,7. I dirigenti dell'ufficio hanno tuttavia precisato che il calcolo della dispersione e' fatto su una fascia d'eta' ampia che arriva fino a 24 anni; nelle fasce comprese nell'obbligo scolastico e fino a 18 anni, invece, si parla ancora di abbandono: gli alunni infatti potrebbero aver lasciato le scuole statali e aver completato i loro percorsi formativi, ad esempio, nei centri di formazione professionale che sono in capo alle Regioni. Anche in questo caso, comunque, l'abbandono in Lombardia per gli alunni delle scuole superiori e' del 4%, poco sotto la quota nazionale che e' del 4,30%.
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