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Lombardia, Maroni: referendum ha grande peso politico, più soldi e sicurezza
Regione Lombardia: referendum il 22 ottobre

Lombardia, Maroni: referendum ha grande peso politico, più soldi e sicurezza

Roberto Maroni respinge al mittente le accuse di propaganda sollevate dall'opposizione: il quesito è se i cittadini lombardi vogliono tenersi i loro soldi opporre no?. E poi: "Vorrei una sola competenza in più ed è quella sulla sicurezza"

PESO POLITICO - "Dico che il referendum serve eccome, sappiamo che è un referendum consultivo e non avrà quindi un effetto immediato, ma, sul piano politico, diverso è se io vado a trattare come governatore punto o sulla base del mandato dei cittadini lombardi: il peso politico cambia enormemente a mio favore e, come tutti sanno, in una qualunque trattativa vinci o perdi in base a quante persone rappresenti". Lo ha dichiarato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni,  rispondendo in conferenza stampa, dopo la seduta di Giunta, alle domande relative alle accuse di propaganda sollevate dall'opposizione a proposito del referendum.

"Respingo quindi al mittente la propaganda dell'opposizione - ha spiegato -, che capisco, ma il quesito è: cari cittadini lombardi, volete tenervi i vostri soldi opporre no? Se lo volete, andate a votare sì al referendum del 22 ottobre".

SICUREZZA - "Vorrei una sola competenza in più ed è quella sulla sicurezza. Potessi averla io il problema degli immigrati sarebbe risolto. Non significherà che deciderò io su Polizia e Carabinieri, ma sull'accoglienza e sui flussi migratori e decido, come avevo fatto da ministro, la norma per i sindaci di dare o non dare la residenza in base a controlli specifici non in base all'automatismo che c'è ora perché significa rinunciare al controllo del territorio". Lo ha detto il presidente della Lombardia.

LE RISORSE - "A me non interessa avere maggiori competenze, quanto maggiori risorse, voglio tenere il 50 per cento del residuo fiscale, con le competenze che ho. La competenza che davvero mi interessa avere è quella della sicurezza, che non significherà che comanderò io polizia e carabinieri, vuol dire che però decido sull'accoglienza e sui flussi migratori e decido, come avevo fatto da ministro, la norma che consentiva ai sindaci di dare o non dare la residenza in base a controlli specifici, non in base all'automatismo che c'è ora, perchè significa rinunciare al controllo del territorio. "Questo sul modello che c'è in altre regioni europee, per esempio nei Länder tedeschi - ha concluso -, ma dipenderà dall'esito del referendum: più forte sarà l'esito del referendum e più potere negoziale avrò con un Governo, che peraltro si avvia alla conclusione, quindi è anche più debole, un'occasione straordinaria". 
 

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