Lombardia, Martina: Referendum autonomia? E' propaganda elettorale di Maroni
Martina: referendum per l'autonomia in Lombardia? "La solita propaganda elettorale di Maroni". Ma il centrodestra "insorge" e plaude all'iniziativa
Referendum per l'autonomia in Lombardia? "La solita propaganda elettorale di Maroni. In questi 5 anni la Lombardia se avesse voluto fare seriamente un lavoro sul federalismo decentrato, lo avrebbe fatto senza spendere 50 milioni. Non lo ha fatto e lo scopre adesso a pochi mesi dal voto. Quella di Maroni è propaganda elettorale". Così il ministro della Agricoltura Maurizio Martina e vicesegretario del Pd, ai cronisti, arrivando alla Cascina Triulza nell'ex area Expo per l'evento Human factory Day.
"Mi sarei aspettato - tuona Roberto Maroni - piu' rispetto da un ministro (nominato da un governo che nessuno ha eletto) per un Governatore (che e' stato eletto dal popolo) e soprattutto per il popolo, che sara' chiamato a esprimersi con il referendum per l'autonomia e che (lo ricordo ai politicanti romani) e' sovrano. Pazienza, peggio per loro. Avanti tutta per l'autonomia".
A fargli eco, il vice presidente leghista del consiglio regionale Fabrizio Cecchetti: "Martina e il Pd la devono smettere di prendere in giro i lombardi. Ora fanno gli ultrafederalisti ma sono senza credibilita'. I lombardi non sono stupidi e non si faranno certo fregare dalle bugie del ministro romano Martina." E, sempre sul fronte Lega, di "appuntamento con la storia", parla l'assessore regionale alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione, Simona Bordonali che accosta il referendum alla lotta contro il Barbarossa: "il 29 maggio 1176 la Lega Lombarda sconfisse il Barbarossa a Legnano. Il 29 maggio 2017 a Cremona il presidente Roberto Maroni ha firmato il decreto per indire il referendum".
Favorevole anche il presidente del consiglio regionale Raffaele Cattaneo del Nuovo Centrodestra secondo il quale "l'obiettivo e' quello di portare a termine, con la forza che deriva dal sostegno che mi auguro numeroso e positivo di milioni di elettori lombardi, il percorso verso ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia gia' intrapreso 10 anni fa e che non e' stato possibile portare a compimento a causa dell'immobilismo dei governi di centrodestra e centrosinistra".
Entusiasmo anche da parte dei 'Fratelli d'Italia', a partire dalla vice presidente della Regione Viviana Beccalossi: "Approvo e sottoscrivo, senza 'se' e senza 'ma'. Autonomia non vuol dire secessione. Ma, in un quadro di unita' nazionale, e' giusto e doveroso che le Regioni siano autonome nel gestire certe competenze e soprattutto le proprie risorse economiche. Mi auguro che altre Regioni intraprendano il percorso della Lombardia e del Veneto".
Plauso anche da Forza Italia. Secondo il consigliere regionale ed ex assessore Mario Mantovani, "il referendum sara' uno spartiacque per la Lombardia e l'intero Paese. Dopo il fallimento costituzionale Renzi-Boschi, dalla regione piu' forte d'Italia potra' infatti arrivare quella scossa salvifica che dara' nuovo vigore alla decennale battaglia per innovare le nostre Istituzioni, tenendo alta la bandiera di quel federalismo responsabile da sempre propugnato dal Presidente Berlusconi".