Milano

Lombardia, Mdp a Roma mercoledì: primarie più probabili

di Fabio Massa

Un passo avanti. Andamento lento, ma responsabile. Piccole prove di maturità per evitare il Vietnam siculo in Lombardia. Articolo 1 - Mdp si riunisce oggi a Milano alle 14 per - di fatto - confermare la volontà di provare ad avanzare una candidatura alle primarie che vuole anche significare l'intenzione di rimanere nel campo largo del centrosinistra. Onorio Rosati, consigliere regionale, segretario milanese di Mdp e sindacalista di lungo corso che - come scritto dal Foglio - è abituato alle trattative complicate e che per la centralità che sta avendo nell'attuale dibattito politico regionale è assimilabile a Crocetta, è su questa strada da settimane. Prima chiedendo le primarie, e poi nella ricerca di un candidato da far correre con Giorgio Gori. Una linea che ha subito delle tortuosità. L'idea di Pippo Civati pare definitivamente tramontata, anche se con Possibile l'interlocuzione è apertissima per provare a tenere insieme tutti i movimenti a sinistra del Pd, a partire da Sinistra Italiana e Campo Progressista. E proprio con i pisapiani il dialogo è continuo, malgrado le incomprensioni pre-estive, con Chiara Cremonesi che ha fondato da sola il gruppo Insieme. Oggi Mdp si guarda attorno, con possibili candidature dalla società civile più che dal ceto politico. La vera notizia, secondo quanto può riferire Affaritaliani.it Milano è l'avanzamento - seppur lento - di un'idea che non si rassegna a separare il campo a sinistra del Pd consegnando di fatto una vittoria certa a Roberto Maroni (sempre che non intervenga - come spera qualcuno - il Tribunale di Milano...) In quest'ottica i vertici regionali di Mdp incontreranno quelli nazionali a Roma mercoledì per parlare proprio della road map (complessa, in salita, ma esistente) nello scenario delle primarie. La riunione di mercoledì viene dopo quella di martedì tra i vertici dei bersaniani e Pisapia, che dovrebbe chiarire il quadro dopo le interviste al vetriolo dell'ultima settimana, con l'avvocato che al Corriere ipotizzava di mollare tutto. Insomma, dopo la riunione di oggi pare che le primarie siano più vicine. Anche perché, in casa Partito Democratico, c'è chi ha riesumato il documento votato dall'assemblea regionale prima della pausa estiva, per la precisione il 14 luglio. In quel documento viene conferito il mandato al segretario di "verificare in tempi rapidi, con le forze politiche di centrosinistra e i movimenti civici, le condizioni per la più ampia condivisione di una candidatura unitaria alla presidenza della Regione; costruire una coalizione larga di centrosinistra aperta ai movimenti civici". E inoltre lo impegna a "proseguire il lavoro di definizione del programma; far approvare dalla direzione regionale le intese intercorse tra le forze politiche della coalizione di centrosinistra". Da nessuna parte pare ci sia scritto che i dem esprimeranno un solo candidato: forse la corsa di Fabio Pizzul non è definitivamente abortita.

fabio.massa@affaritaliani.it







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