Milano
Lombardia, otto vittime sul lavoro in un mese. I sindacati: "E' strage"
Nel giorno del presidio indetto da Cgil Cisl Uil, sotto la Regione Lombardia, la notizia di una ottava vittima sul lavoro questo mese
Lombardia, otto vittime sul lavoro in un mese. I sindacati: "E' strage"
Nel giorno del presidio indetto da Cgil Cisl Uil, sotto la Regione Lombardia, per chiedere maggiore sicurezza sul lavoro, e' arrivata la notizia di un nuovo infortunio mortale. Si tratta di un operaio di 50 anni, che ha perso la vita alla Fonderia di Torbole Casaglia, nel Bresciano. E' l'ottava vittima in occasione di lavoro solo nell'ultimo mese in Lombardia. Questa mattina circa trecento sindacalisti di Cgil, Cisl e Uil, arrivati da tutta la regione, sono scesi in piazza sotto Palazzo Lombardia al grido di "Fermiamo la strage nei luoghi di lavoro", per chiedere con forza a Regione, alle associazioni datoriali e alle aziende un'azione concreta e condivisa di prevenzione degli infortuni e delle morti sul lavoro.
Per Alessandro Pagano, segretario generale Cgil Lombardia: "Serve volonta' politica per garantire la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro. Le risorse ci sono, le dichiarazioni anche, ma i ritardi si accumulano e continuiamo a contare i morti. La politica deve prendersi le sue responsabilita' mettendo gli investimenti in sicurezza al primo posto. Poi c'e' il tema dell'organizzazione del lavoro che sta in capo alle imprese. I datori di lavoro devono garantire tutte le misure necessarie all'incolumita' di lavoratrici e lavoratori all'interno dei processi produttivi. Gli infortuni sul lavoro non sono fatalita' ma hanno responsabilita' precise. Le persone devono poter andare al lavoro sapendo che e' tutto in ordine e organizzato per impedire qualsiasi tipo di infortunio".
Ugo Duci, segretario generale della Cisl Lombardia, ha poi sottolineato: "Ormai assistiamo ad una strage quotidiana. Questa Regione deve smetterla di prendere impegni, di fare promesse e non realizzare niente di quel che servirebbe per evitare questa strage. Servono 800 ispettori , professionisti della prevenzione e dei controlli. Perche' senza i controlli e le verifiche in tante in tante aziende la sicurezza viene messa sotto il tappeto. Noi noi siamo certo contro il profitto delle imprese, ma le persone, le donne, gli uomini, la salute e la vita devono venire sempre prima di ogni profitto. Non si puo' risparmiare sulla vita delle lavoratrici e dei lavoratori. E allora servono i professionisti necessari, bisogna realizzare percorsi di formazione che riguardino i datori di lavoro e anche i lavoratori. Bisogna fare azioni concrete!".
Mentre Danilo Margaritella, segretario generale Uil Lombardia, ha detto: "Operai, facchini, muratori, braccianti: a morire sono i lavoratori piu' umili, quelli che nemmeno ci ricordiamo che esistono, quelli che soffrono ogni giorno. Quei morti sono gli ordini di cibo che vogliamo avere entro poco portati da chi non ha tutele e che deve correre per guadagnare. Quei morti sono il gadget tecnologico comprato online consegnato da lavoratori obbligati a ritmi insostenibili e disumani. E' doveroso dire basta a tutto questo. Insieme a vere politiche di equita' per i lavoratori si devono mettere in atto tutte le tutele per la loro salvaguardia. Per rafforzare tutto questo oggi chiediamo alla Regione che venga restituita operativita' ai Servizi di Prevenzione e Sicurezza, si rafforzi il sistema dei controlli e l'attivita' ispettiva nei luoghi di lavoro, e venga fatta una formazione vera".
Incidente sul lavoro nel Bresciano, Fontana: "Unire le forze per contrastare questi episodi"
Il presidente Attilio Fontana e la Giunta della Regione Lombardia esprimono cordoglio e vicinanza alla famiglia per la morte di un lavoratore avvenuta oggi a Torbole Casaglia, in provincia di Brescia. "Un altro grave incidente - commenta il governatore Fontana - che funesta il mondo del lavoro. Qualche giorno fa, incontrando tutti i Prefetti della Lombardia e i soggetti coinvolti in tema di sicurezza abbiamo condiviso che obiettivo comune deve essere un maggior coordinamento delle azioni già in campo sul tema, con particolare attenzione alle differenti criticità e necessità a livello settoriale e provinciale"