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Lombardia rivuole 33mln, Maugeri annuncia 300 esuberi e fa ricorso

Lombardia rivuole 33mln, Maugeri annuncia 300 esuberi

Ics Maugeri annuncia fino a 300 esuberi, su un totale di circa 2.100 addetti, negli istituti presenti in Lombardia. La decisione è stata comunicata oggi ai sindacati dalla direzione generale di Ics Maugeri Spa Società Benefit, durante un incontro, e viene legata dai vertici alla delibera datata 18 marzo con cui la Regione ha disposto di procedere al recupero di 33 milioni di euro dal gruppo con quartier generale a Pavia per le maggiorazioni tariffarie corrisposte, in forma di acconto, dal 2012 al 2017. Anche altri Irccs dovranno provvedere a 'restituire' delle cifre. Ma alla Maugeri parlano di "una grave situazione" che "si sta profilando" e annunciano contromisure. Intanto venerdì scorso, a quanto apprende l'AdnKronos Salute, è stato notificato un ricorso al Tar con richiesta di sospensiva della delibera regionale. In una nota, la decisione di Palazzo Lombardia viene definita "del tutto imprevedibile e, a tutt'oggi, non comprensibile nei criteri - non noti - che hanno determinato il taglio dei finanziamenti". 

"Le rideterminazioni riguardano infatti saldi mai calcolati, nel periodo in questione, e lasciati in sospeso a fronte di una legge regionale che richiede una determinazione della maggiorazione entro l'anno successivo a quello di competenza", fanno notare gli Ics, puntualizzando che "le riprese non sono riconducibili alle vicende giudiziarie che hanno coinvolto le precedenti gestioni. Le risorse di cui è richiesta la restituzione venivano e vengono corrisposte a fronte di un servizio di cura qualitativamente superiore anche per l'attività di ricerca correlata". Stimato l'impatto della misura, l'azienda ha comunicato alle organizzazioni sindacali che, "alla luce di questi fatti, gli impegni di mantenimento del perimetro aziendale assunti sin dal 2015 devono essere necessariamente rimessi in discussione, con l'individuazione di un numero fino a circa 300 esuberi negli istituti della Lombardia".

La direzione generale giustifica la scelta come "necessaria a fronte di una riduzione progressiva delle somme riconosciute - a parità di volume di prestazioni - che ha raggiunto l'importo di 26,5 milioni di euro (di cui 15 mln per funzioni e 11,5 mln per maggiorazioni), rispetto all'anno 2012". Non è ancora chiaro come verranno spalmati questi esuberi, se su più strutture o su una singola realtà. Ad oggi il gruppo conta 9 istituti in Lombardia di cui 8 Irccs, per un totale di 1.290 posti letto, e viaggia al ritmo di oltre 27 mila ricoveri annui. La Maugeri torna così a navigare in acque burrascose, a distanza di pochi anni dalla chiusura, nel 2016, di una fase di dura crisi con un concordato in continuità. In quella circostanza i lavoratori avevano dato il loro contributo decurtandosi una parte di salario, per complessivi 8 milioni di euro.

Il concordato era stato discusso nel 2015 con la Regione Lombardia - sulla base di analisi con la Direzione generale Welfare - e la Regione, ripercorre la Maugeri in una nota, aveva deliberato l'approvazione del piano di concordato e poi partecipato all'assemblea dei creditori, "votando a favore del piano stesso". L'azienda spiega di aver ricordato oggi ai rappresentanti dei lavoratori che "quelle stesse analisi hanno indotto gli organi della procedura a esprimere parere favorevole al piano prospettato, poi approvato dai creditori e omologato dal Tribunale, che lo ha nel 2017 dichiarato eseguito. E un investitore internazionale come Trilantic Capital Partners, sulla base dei dati del piano concordatario, si è determinato a investire 65 milioni di euro in Ics Maugeri". 

 

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