Milano

Lombardia, Sardone attacca Majorino: "Paladino dell'Iran? Votò per il hijab"

Il commissario della Lega milanese punge il candidato del centrosinistra in Lombardia: "Majorino paladino delle donne iraniane? In europarlamento votò pro velo"

Lombardia, Sardone attacca Majorino: "Paladino dell'Iran? Votò per il hijab"

"In mancanza di argomenti Majorino sta cercando di reinventarsi come paladino della lotta per la liberta' in Iran. Peccato che il suo attivismo a parole si scontri con la realta' dei fatti. Le donne in Iran chiedono a gran voce di essere libere e non portare il velo islamico e la drammatica morte di Mahsa Amini e' conseguenza dell'imposizione del velo, strumento di oppressione per le donne. Durante la plenaria di meta' ottobre a Strasburgo, solo qualche mese fa, nelle votazioni sulla relazione sul bilancio dell'Ue per il 2023 e' stato presentato un emendamento che ribadiva 'profonda preoccupazione per il fatto che la Commissione europea abbia recentemente finanziato o cofinanziato campagne di promozione dell'hijab, in cui si afferma ad esempio che 'la liberta' e' nell'hijab', e si insisteva sul fatto che 'il bilancio dell'Unione non dovrebbe finanziare alcuna futura campagna che possa promuovere l'hijab, banalizzando indirettamente l'obbligo del velo'. La modifica e' passata solo in parte: la critica e' stata approvata, ma il divieto di stanziare soldi dei cittadini europei per promuovere il velo islamico no. Majorino, eurodeputato dei socialisti, ha votato contro sia alla critica ai finanziamenti pro velo islamico sia alla richiesta di non spendere piu' soldi pubblici per campagne pro hijab". Lo afferma in una nota Silvia Sardone, europarlamentare e commissario della Lega a Milano.

Sardone contro Majorino: "Ipocrisia imbarazzante"

Poi aggiunge: "Che credibilita' puo' avere dunque Majorino che, di fatto, sostiene il valore islamico e chi lo vede come simbolo di liberta'? Come fa a esprimere vicinanza alle donne che combattono per i propri diritti e poi supporta il finanziamento di iniziative che promuovono il velo islamico come strumento di integrazione nel nostro continente. Questa ipocrisia e' imbarazzante ma non sorprende: gia' sui diritti in Qatar la sinistra ha dimostrato di avere posizioni sconcertanti. Majorino la smetta di fare l'attivista per la liberta', i suoi voti a Strasburgo dimostrano un indecente sostegno 'ideale' a chi vuole imporre il velo islamico alle donne. Noi della Lega sul punto siamo chiari: il velo islamico non e' liberta' ma oppressione, questa e' la verita', a sinistra quando avranno il coraggio di sostenerlo chiaramente?", conclude Sardone.

Lombardia, la proposta di Majorino: "Trasporti regionali gratis per under 25"

Nel frattempo Majorino ha oggi avanzato la propria proposta di rendere gratuiti i trasporti pubblici regionali  per i cittadini sotto i 25 anni.  "Credo tantissimo al sostegno innanzitutto di una nuova generazione di cittadini lombardi rispetto a cui si deve preparare un pacchetto di agevolazioni riguardo la fruizione culturale, come è avvenuto negli anni scorsi con i governi di centrosinistra", ha detto a margine di una visita al mercato del quartiere Barona. "Poi penso soprattutto che il trasporto pubblico regionale debba essere gratuito per gli under 25. Questi saranno alcuni contenuti della nostra proposta".

Majorino: "Traporti e Covid, serve un cambio di passo"

 "Penso che abbiamo bisogno di riallacciare i rapporti tra politica e cittadini e che a livello lombardo si debbano dare risposte molto più concrete. Fontana su questo è stato un disastro, specialmente sulla sanità che vive in grande difficoltà. Chiediamo aria nuova e credo che dopo quello che è accaduto in questi anni, soprattutto nella gestione anche sconsiderata del Covid e dei trasporti regionali c'è bisogno di un cambio di passo e credo che anche per gli elettori del centrodestra i Fontana, i Gallera e chi con loro non siano una garanzia positiva". Lo ha dichiarato il candidato presidente della Regione per il centrosinistra Piefrancesco Majorino, a margine di una visita al mercato di via Antonio Di Rudinì, nel quartiere Barona.








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