Milano
Lombardia, scissione Lega: in tre lasciano il gruppo consiliare
Lena, Mura e Formenti lasciano il gruppo regionale della Lega per "malesseri e abbandono delle tematiche autonomiste". I tre sono stati espulsi dal partito
Lombardia, scissione Lega: in tre lasciano il gruppo consiliare
Scissione nel gruppo consiliare della Lega in Regione Lombardia: Federico Lena, Antonello Formenti e Roberto Mura nella giornata di oggi avrebbero deciso di lasciare il gruppo Lega Salvini Premier e costituire un nuovo gruppo regionale. La scelta è motivata da 'i malesseri interni, la non predisposizione all'ascolto delle innumerevoli criticità territoriali e l'abbandono totale delle tematiche autonomiste e nordiste", come riferisce Mia News.
Lombardia, il nuovo gruppo si chiama "Comitato Nord": i tre espulsi dalla Lega
Il nuovo gruppo e' stato "protocollato" con il nome di 'Comitato Nord'. Lo apprende l'AGI da fonti del Consiglio regionale. La richiesta e' corredata dal simbolo di 'Comitato Nord', la corrente costituita da Umberto Bossi nella Lega nei mesi scorsi. Presidente del gruppo viene indicato Roberto Mura. I tre sono stati a stretto giro di vite espulsi dalla Lega.
Comitato Nord: l'obiettivo potebbe essere trattare con Salvini
La decisione di formare il nuovo gruppo e' strettamente legata ai tempi delle prossime elezioni regionali. Per evitare la raccolta firme, infatti, 'Comitato Nord' doveva costituirsi prima che il governo indicesse le consultazioni elettorali. A quanto apprende l'AGI, comunque, non e' detto che si tratti di una separazione definitiva dalla Lega: l'obiettivo dovrebbe essere quello di trattare con il segretario, Matteo Salvini, sulla composizione delle liste, avendo in mano l'arma di un gruppo gia' pronto per andare in autonomia alle elezioni. Un po' a sorpresa, tra i consiglieri che hanno lasciato il gruppo leghista, al momento non c'e' Massimiliano Bastoni, accreditato di una forte vicinanza a Comitato Nord
Lega Lombardia, Mariani: "Non entro nel nuovo gruppo consiliare"
Ai tre non si aggiungerà inoltre neanche Marco Mariani, che ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: "In riferimento alla costituzione di un nuovo gruppo consiliare in Regione Lombardia, alcune testate giornalistiche hanno accostato in maniera arbitraria il mio nome tra possibili aderenti, in futuro, di questa nuova formazione. Tengo invece a precisare la mia volonta', senza alcun tipo di dubbio, di rimanere dove sono attualmente, ovvero nel gruppo Lega in Regione. La mia puntualizzazione ha lo scopo di fare chiarezza e di evitare che appaiano sulla stampa notizie prive di fondamento".
Scurati: "Non ho nessuna intenzione di lasciare la Lega"
E si smarca anche Silvia Scurati: “Poiché il mio nome è stato più volte accostato, senza fondamento, a quelli di coloro che hanno appena costituito un nuovo gruppo in Regione Lombardia, ritengo necessario ribadire il fatto che non ho nessuna intenzione di lasciare il gruppo della Lega al quale appartengo, né ora né in futuro. Ogni altra notizia è del tutto falsa”.
Monti: "Resto dove sono sempre stato"
Anche Emanuele Monti, vicecapogruppo della Lega in Regione, smentisce le voci di un suo possibile passaggio al Comitato del Nord: "Io sono in campagna elettorale per la Lega alle regionali". "Resto dove sono sempre stato. Basta a queste ipotesi, il mio no è definitivo", ha spiegato all'agenzia Dire.
Lega, Majorino: "Più di una crepa in maggioranza"
Ha commentato la situazione il candidato governatore del centrosinistra Pierfrancesco Majorino: "Oggi dalla Lega in consiglio regionale sono usciti tre consiglieri. In altre parole: l'alleanza che ha governato sin qui per 28 anni mostra più di una crepa (e non parliamo dei risultati effettivi dell'azione di governo...). Per questo la dico semplice: il nostro dovere è rendere più forte possibile la nostra proposta, la nostra coalizione. Liste civiche, movimenti politici, amministratori locali, cittadine e cittadini: il mio appello è rivolto a tutte e tutti coloro che sono pronti ad unirsi per mettere al centro un cosa sola, fondamentale. Il futuro della Lombardia".
Lombardia, Pizzul (Pd): "Il fronte a sostegno di Fontana è più debole"
Il capogruppo del Pd Fabio Pizzul ha aggiunto: "Le fibrillazioni nel fronte della Lega hanno prodotto la scissione del gruppo regionale e potrebbe non essere finita qui. Oggi il fronte a sostegno di Attilio Fontana è molto più debole e convinto di prima e le ragioni sono politiche". Secondo Pizzul "la Lega di Salvini non sta più rappresentando la Lombardia e i suoi interessi e men che meno lo può fare Fratelli d'Italia", un partito "fortemente centralista e romanocentrico, più attento alle ragioni del Sud e sempre contrario a ogni forma di autonomia". Insomma "la Lega ha tradito la Lombardia e i suoi elettori alle politiche hanno tradito la Lega" e ora "le crepe si vedono anche in Consiglio regionale. Questo Salvini lo sa bene e infatti chiede di votare anche il lunedì - conclude - perché teme fortemente l'astensione dei suoi elettori".