Milano

Lombardia, vaccinazione massiva in 76 centri. Prenotazioni 60-64enni dal 22/4

Il dg Welfare, Giovanni Pavesi, su AstraZeneca: "La partecipazione della gente e' completa, chi si prenota viene, sono pochissimi gli slot vuoti"

Lombardia, vaccinazione massiva in 76 centri. Prenotazioni 60-64enni dal 22/4

Regione Lombardia ha fatto sapere che a partire dalla mezzanotte di giovedì 22 aprile, anche le persone di età compresa tra i 60 e i 64 anni potranno prenotare il proprio appuntamento per la vaccinazione anti Covid-19. Le prenotazioni online è necessario collegarsi al sito https://prenotazionevaccinicovid.regione.lombardia.it/ e tenere a portata di mano il Numero di Tessera Sanitaria e il Codice Fiscale. Possibili anche le prenotazioni al call center al numero 800 894 545; tramite i Postamat di Poste Italiane o attraverso i portalettere.

Pavesi: ieri fatte 65 mila vaccinazioni

"Ieri nei centri vaccinali della Regione Lombardia sono state fatte 65 mila vaccinazioni, che e' un risultato buono, il piu' alto giornaliero di questa campagna vaccinale e che ci colloca al di sopra di quello che ci chiedeva finora il commissario straordinario da Roma". A dirlo e' il direttore generale dell'assessorato al Welfare della Regione Lombardia, Giovanni Pavesi, nel corso di un'audizione in commissione regionale Sanita'. "Questa settimana ci avevano tarato su poco piu' di 50 mila somministrazioni al giorno, noi le superiamo abbondantemente. La settimana prossima ci siamo tararti per superare le 65 mila al giorno per arrivare poi a 100 mila. Il tema resta quello della fornitura vaccini. Ci sono spazi per crescere, siamo tarati sulle forniture".

"Stiamo somministrando in maniera omogenea tutti e tre i vaccini, Moderna, Pfizer e AstraZeneca. Moderna lo destiniamo soprattutto agli estremamente vulnerabili in ospedale e a domicilio. AstraZeneca, con le limitazioni che conosciamo. Ma ci sembra che la distribuzione stia avvenendo in maniera uniforme", ha spiegato Giovanni Pavesi. "C'e' - aggiunge Pavesi - qualche leggero rallentamento, ma questo non pregiudica l'attivita' vaccinale, per le spiegazioni su AstraZeneca. La partecipazione della gente e' completa, chi si prenota viene, sono pochissimi gli slot vuoti". 

In Lombardia abbiamo piu' del 50% dei letti di terapia intensiva occupati da pazienti covid, seppur in lenta discesa", ha chiarito il dg Welfare lombardo. "Sugli ospedali manteniamo i protocolli e le difese che sono quelli del periodo peggiore dei contagi", ha aggiunto Pavesi.

"Complessivamente, a ieri, abbiamo superato le 2 milioni 532 mila dosi somministrate dalla Regione Lombardia", ha annunciato Pavesi. "In questo momento - ha aggiunto - abbiamo un programma fino al 6 maggio, in attesa del programma delle settimane successive. Abbiamo gia' somministrato, in anticipo sui tempi che ci eravamo dati, 258 mila dosi per la fascia 70-79 anni. Abbiamo aperto le prenotazioni per i 65-70enni, e saremmo pronti a scendere anche sotto i 65 anni, ma non lo abbiamo ancora fatto". Inoltre, ha spiegato il dg, "abbiamo praticamente concluso l'operazione sugli over 80 e con l'aiuto dei Comuni stiamo cercando di 'setacciare' l'ultima parte. Dobbiamo finire quelli che vanno vaccinati a domicilio, ma ne stiamo facendo circa mille al giorno". Infine, "tra fragili e caregiver abbiamo somministrato dosi a 112 mila persone e siamo poco sopra meta' dell'elenco Inps e ci vorranno alcune settimane per concludere questa platea".

"Con questa settimana entrano in funzione quasi tutti centri massivi nell'elenco dei 76 centri approvati", spiega il direttore generale dell'assessorato al Welfare lombardo. "Il nostro obiettivo - ha aggiunto - e' quello di poter vaccinare il piu' possibile in pochi centri molto grandi, che ci consentono una logistica piu' facile e ci permettono una assistenza diretta della nostra emergenza-urgenza, perche' eventi avversi possono sempre succedere". Infine "siamo pronti ad aumentare l'orario di accessibilita' nei centri vaccinali. Oggi sono attivi dalle ore 8 alle ore 20, ma nulla toglie di poter prevedere un orario aggiuntivo serale o pre-mattutino". 

La Regione Lombardia ha inviato una lettera al direttore generale della prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza, perche' "venga formalmente autorizzato l'utilizzo del tampone salivare", ha dichiarato Pavesi. "La sperimentazione fatta a Bollate (Milano) ci porta a chiedere che questo strumento venga usato su tutto il territorio regionale. E' uno strumento che in primis che consente una minore invasivita' e puo' essere usato nelle scuole", ha aggiunto Pavesi.

"Abbiamo riproposto - ha concluso - come Regione Lombardia al ministero la richiesta gia' sottoposta alcune settimane fa, a cui non era stata data risposta". Da parte sua la consigliera lombarda di Forza Italia, Simona Tironi, ha sottolineato: "Con la riapertura delle scuole e la prospettiva della ripartenza di attivita' commerciali e produttive sara' fondamentale mettere in campo strumenti diagnostici efficaci e sostenibili da affiancare alla vaccinazione. Per questo, mi sono attivata in prima persona con il governo e il ministero della Salute per fare quanto piu' possibile affinche' i salivari molecolari, ai quali si e' lavorato molto e bene in Lombardia, grazie all'impegno del team dell'Universita' Statale di Milano guidato dal professor Zuccotti, diventino una presenza diffusa e siano valorizzati ed equiparate ai molecolari nasofaringei".








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