Milano

Lombardia: vaccini a senzatetto e irregolari, polemica in Consiglio regionale

La Regione è pronta ad attivarsi per dare copertura vaccinale anche a immigrati irregolari e senzatetto, ma non tutti in Consiglio regionale sono d'accordo

Lombardia: vaccini a senzatetto e irregolari, polemica in Consiglio regionale

"Le Ats lombarde contatteranno le organizzazioni che si occupano dei senzatetto per chiedere il numero di soggetti che assistono e per capire la capacità che hanno di somministrare le dosi vaccinali". Lo ha riferito Marco Salmoiraghi, dirigente dell'assessorato regionale al Welfare, nel corso di un'audizione in commissione Sanità del Consiglio regionale. Per quanto riguarda invece gli immigrati irregolari "entro un paio di settimane dovremmo avere una soluzione" ha aggiunto Salmoiraghi, ipotizzando che sia per i senzatetto che per gli irregolari potrebbe essere utilizzato il vaccino Johnson&Johnson, perché monodose.

Un annuncio questo che ha sollevato del disappunto. “Una decisione assurda, oltre che un autentico schiaffo a tutti coloro che pazientemente stanno attendendo in coda il loro turno per vaccinarsi. Penso ai commercianti provati da un anno di chiusure, alle cassiere dei supermercati sempre in prima linea, ai ragazzi che si sono visti portare via un anno di vita e socialità: tutti scavalcati da extracomunitari irregolari, per la gioia dei buonisti già pronti a esultare”, ha dichiarato Viviana Beccalossi, presidente del Gruppo Misto in consiglio regionale, intervenendo questa mattina in Commissione sanità al Pirellone nel dibattito sul possibile inizio della campagna vaccinale per stranieri irregolari. “Se è già assurdo pensare a come potrà venire gestita la chiamata di chi è in Lombardia senza documenti -prosegue Viviana Beccalossi- si viene a sapere che a loro sarà probabilmente destinato il vaccino Johnson & Johnson, perché monodose: quello che tutti vorrebbero e che in pochi ottengono vista la scarsa disponibilità. Una vera beffa”. “Vorrei proprio sapere -conclude Viviana Beccalossi- chi spiegherà ai giovani lombardi di portare ancora pazienza perché la precedenza va data a loro coetanei, molti dei quali sono giovani africani che passano le loro giornate accampati nelle piazze delle nostre città. Spero che l’assessore Moratti, anche se si trattasse di una disposizione governativa, faccia sentire la voce della Lombardia: giusto intervenire vaccinando tutti per l’emergenza sanitaria, ma senza saltare la fila”.

Di diverso avviso il consigliere regionale e capodelegazione del Pd in Commissione sanità, Samuele Astuti, che ha definito la decisione umana e utile alla sanità pubblica. "Finalmente - ha affermato Astuti- la Regione ha raccolto la nostra reiterata sollecitazione a vaccinare gli immigrati irregolari e i senza fissa dimora. Nonostante questo la consigliera Viviana Beccalossi ha avviato una sterile polemica, invocando un presunto diritto di precedenza degli italiani e definendo il provvedimento uno 'schiaffo a chi attende'". Questo, spiega l'esponente dem, è "un ragionamento sbagliato che non condivido in nessun modo per almeno tre ragioni: innanzitutto la legge stabilisce che la precedenza nelle vaccinazioni per età e fragilità vale per tutti, a prescindere dalla provenienza. Irregolari e homeless anziani, se sono contagiati dal virus, rischiano la vita, esattamente come i cittadini italiani e l'umanità impone di adoperarsi perché non accada. A questo si aggiunge una basilare regola di epidemiologia che impone, per arginare la diffusione del virus, di vaccinare il numero maggiore di persone chiunque esse siano".

“Mentre il mondo si sta interrogando su come cercare di facilitare la distribuzione del vaccino alle popolazioni dei Paesi più poveri, pure ipotizzando di agire sui brevetti, in Lombardia c'è chi si indigna di fronte alla scelta sacrosanta di vaccinare i cosiddetti irregolari. Scelta, come ha giustamente ricordato il consigliere regionale del PD Astuti, sacrosanta sia sul piano dei principi che su quello degli effetti per la salute di tutti. Ricordo che persone presenti non regolarmente nei nostri territori lavorano in diversi comparti cruciali, portano il cibo nelle case di tanti o sono impegnati in attività di assistenza di persone in difficoltà. L'idea di non facilitare l'accesso al vaccino per gli irregolari è violenta e pure assolutamente dannosa per la salute di tutti”, ha commentato n una nota l'europarlamentare Pd Pierfrancesco Majorino.

Mentre Gregorio Mammì, consigliere regionale del M5S Lombardia sulla campagna vaccinale per irregolari e senzatetto ha dichiarato: “Una dose di vaccino per homeless e migranti irregolari aiuta a combattere la circolazione del virus. Non viviamo sotto una campana di vetro quindi chi calpesta le nostre strade, respira la nostra aria, deve essere vaccinato. Non possiamo farne più un discorso di bieco razzismo, di classe superiore dettata dal timbro del lombardo DOC con il Pil giusto come fa qualche politico”. “Siamo tutti esseri umani dentro una pandemia mondiale che ha bloccato le nostre vite, falciato i nostri nonni, ucciso i sogni di piccoli e medi imprenditori e qualche politico regionale è ancora qui oggi a farne una questione razziale, personale, bieca. Andiamo avanti con le vaccinazioni. Bene se le associazioni di volontariato vorranno aiutare la campagna vaccinale per homeless e migranti irregolari, meritiamo tutti di riprenderci le nostre vite”, conclude Mammì.

 







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