Milano
Lombardia da lunedì in zona gialla. Fontana: "Comunicato da Speranza"
Da lunedì 26 la Lombardia torna in zona gialla. Polemiche sulla riapertura di bar e ristoranti solo all'aperto e sul coprifuoco
Lombardia da lunedì in zona gialla. Fontana: "Comunicato da Speranza"
"È ufficiale, da lunedì la Lombardia è in fascia gialla. Me lo ha appena comunicato il ministro della Salute Speranza". Lo annuncia sui social il presidente della Lombardia Attilio Fontana precisando che si tratta di una "conferma che aspettavamo visto che i dati, grazie all'impegno di tutti, sono in miglioramento da giorni. Sono convinto che sapremo non disperdere questa opportunità", conclude. "Ora - aggiunge - non dobbiamo distrarci e pensare che sia finito tutto. Dobbiamo cercare di rispettare le regole ed evitare che si rischi di tornare in una situazione peggiore. Abbiamo raggiunto questo risultato facendo tutti sacrifici, cerchiamo di salvaguardarlo, stiamo attenti"
Restano i malumori sul coprifuoco
Restano diversi nodi da sciogliere a partire dai trasporti pubblici che con un riavvio delle attività ma vincoli sul distanziamento potrebbero essere di complicata gestione nelle ore di punta. Il 'Decreto Riaperture' ha inoltre fomentato non poche polemiche tra regioni e governo, in particolare sulla questione apertura dei ristoranti per pranzo/cena al chiuso e coprifuoco. Mentre le regioni spingevano per un posticipo, se non un annullamento, Palazzo Chigi ha optato per il mantenimento delle 22 come orario a cui far scattare il coprifuoco fino al 31 luglio, aprendo tuttavia alla possibilità di uno slittamento qualora i dati continuassero a migliorare.
Il presidente della Lombardia Attilio Fontana ha detto di approvare la linea del suo partito, la Lega, che ieri si e' astenuto in Consiglio dei ministri: "Quella della Lega - ha spiegato Fontana - e' una posizione di estremo buonsenso, per ideologia si forza sulle scuole e si danno sberle a imprenditori e commercianti che, con linee guida sicure, non comportano alcun rischio". "Teniamo duro - agginge - tutti i territori la pensano nella stessa maniera".
Stando quanto deciso dall'esecutivo, la zona gialla prevede la riapertura di bar e ristoranti a pranzo e a cena ma con servizio esclusivamente all'aperto. Al tavolo ci si potra' sedere al massimo in quattro. Si potra' tornare a consumare all'interno dei locali a partire dal 1 giugno, ma soltanto fino alle 18. Tornano ad accogliere pubblico cinema e teatri con una capienza ridotta: massimo 500 persone nelle sale chiuse e il doppio all'aperto. Spostamenti liberi tra regioni dello stesso colore, per le altre servira' un 'pass' fornito da una struttura sanitaria che attesti l'avvenuta vaccinazione o l'essere guariti dal Covid-19. In alternativa, si potra' viaggiare verso le zone arancioni e rosse con un tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti. Sì allo sport amatoriale all'aperto ma non si potranno usare gli spogliatoi. Le palestre riapriranno dal 1 giugno.
Preoccupa il rientro a scuola in presenza. Da lunedi' torneranno in classe gli studenti delle superiori dal 70% fino al 100%, dove il rispetto del distanziamento lo consente. A partire da maggio, al via in Lombardia i test salivari molecolari in ambito scolastico. La Lombardia è prima regione ad utilizzarlo in Italia e Fontana ha ribadito l'intenzione di allargarne l'impiego anche in altri ambiti.
Riaperture, Fontana: "Speravamo in un segnale più forte dal Governo"
"Tutti si stanno impegnando per riaprire in sicurezza. Per questo c'è un po' di delusione rispetto alle scelte del Governo, perché pensavamo che fosse il momento di dare segnali più forti ai tanti operatori, ristoratori e baristi, in primis, che si trovano in una situazione inaccettabile": lo ha detto il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, a margine della visita all'hub vaccinale di Cernobbio, in provincia di Como, rispondendo alle domande dei cronisti "C'era un testo - ha spiegato Fontana - che, come Regioni, avevamo concordato e che all'ultimo momento è stato modificato. E ci sono delle contraddizioni che non riusciamo a decodificare, come l'orario del coprifuoco che aveva anche un valore simbolico". "Non credo, tuttavia, che si debba parlare di strappo con il Governo. Mi auguro - ha proseguito il presidente - che l'istanza di 'rivedere' le richieste delle Regioni venga accolta e che, in base ai numeri positivi degli ultimi giorni, il Governo possa cambiare idea". "I numeri negativi di questa ondata si stanno per fortuna riducendo - ha detto il governatore - Da lunedì in Lombardia dovremmo riavere un po' della nostra libertà e rientrare in zona gialla, anche se attendiamo ancora le comunicazioni ufficiali da Roma".