Lombardia, via libera definitivo all'ente regionale anticorruzione
Recepiti i rilievi del Governo. Ma non sono mancate le polemiche
Via libera in Consiglio regionale al provvedimento che modifica recenti leggi regionali e recepisce le indicazioni e i rilievi del Governo nazionale: le modifiche apportate, concordate dal Presidente Roberto Maroni con gli uffici ministeriali competenti, annullano ogni pericolo di possibile invasione di competenze statali e scongiurano il rischio di una impugnativa davanti alla Corte Costituzionale delle leggi regionali interessate da questo provvedimento.
Hanno votato a favore i gruppi di maggioranza, astenuti PD e Patto Civico, non ha partecipato al voto il M5Stelle: 37 i voti a favore, 19 gli astenuti e 10 i non partecipanti al voto. "La leale collaborazione instaurata tra Regione Lombardia e il Governo nazionale trova riconoscimento e viene sancita in questo provvedimento -ha detto il Presidente della Commissione Affari istituzionali Carlo Malvezzi, che e' anche relatore della legge-: il dialogo istituzionale deve ora essere rafforzato e rinnovato sempre di piu', nell'interesse dei cittadini e a garanzia della volonta' di trovare soluzioni condivise ai problemi".
Il nuovo organismo non si configura piu' come una Autorita', non avendone l'autonomia tipica, ma come Agenzia; l'attivita' di prevenzione e contrasto della corruzione e dell'illegalita' nella Pubblica Amministrazione spetta solo all'Agenzia Nazionale, l'ANAC, mentre l'ARAC nello svolgimento di tali funzioni avra' un ruolo collaborativo; l'ARAC e' titolare di funzioni legate alla vigilanza, ai controlli e alle segnalazioni, ma non avra' poteri autonomi. Le altre leggi regionali che, su indicazione del Governo nazionale, sono stato oggetto di modifica sono la n.36/2015 nella parte che interessa il collocamento lavorativo dei disabili presso datori di lavoro pubblici, che viene ora "favorito" e non piu' "garantito" dalla Regione; la legge n.43/2015 per quanto concerne alcuni aspetti tecnici relativi alle variazioni di bilancio che riguardano l'"Organismo strumentale per gli interventi europei"; la legge n.42/2015 con la soppressione dell'indennita' di trasferta per il personale impegnato nell'attivita' di supporto ai lavori consiliari quando gli stessi proseguono dopo le ore 21 in sessione "notturna".
Su quest'ultimo punto, un ordine del giorno sottoscritto da Capigruppo e componenti dell'Ufficio di Presidenza impegna la Giunta a ricercare idonee soluzioni all'interno della Conferenza Stato-Regioni, in considerazione anche dell'imminente rinnovo contrattuale. Modificato anche il testo unico in materia di agricoltura, foreste, pesca e sviluppo rurale, equivalente alla legge n.31/2008: nei ripopolamenti della fauna ittica sul territorio regionale d'ora in poi sara' vietata l'introduzione di specie non autoctone. Tale misura riguardera' pure il piano ittico della Provincia di Sondrio, alla quale prima erano riconosciute particolari forme di autonomia in materia.
IL GOVERNATORE - "Oggi si insedia Arac, l'Agenzia regionale anticorruzione e parte la fase operativa perché il Consiglio regionale ha approvato la legge che abbiamo chiamato 'di leale collaborazione', con le modifiche concordate con il governo per evitare l'impugnativa davanti la Corte costituzionale sono modifiche in parte formali, come per esempio il nome, e altre che riguardano l'attivita' di Arac".