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Milano
M5S all'attacco di Sala: "Se è colpevole, si dimetta domani"
Gianluca Corrado

"Apprendiamo che il sindaco Sala risulta tra gli iscritti nel registro degli indagati per corruzione e turbativa d'asta nell'inchiesta sulla piastra Expo. Questa vicenda non fa che dimostrare e confermare l'inadeguatezza di Sala nel suo ruolo di sindaco. I conflitti di interesse tra i vari ruoli da lui ricoperti sono incompatibili con chi dovrebbe tutelare gli interessi dei cittadini", il primo commento di Gianluca Corrado. "Se è colpevole delle gravi condotte attribuitegli - e non può non saperlo - che si dimetta domani! Se, come emerge dalla stampa, le sue condotte, omissive o commissive che siano, risulteranno penalmente rilevanti, sarebbe infatti opportuno chiudere subito questa parentesi amministrativa che, in soli quattro mesi, ha sottratto almeno un milione di metri quadri di suolo di proprietà dei milanesi a favore della speculazione edilizia per rispondere agli interessi dei soliti noti. Noi comunque riponiamo la massima fiducia nella magistratura, che farà il suo corso", conclude Corrado.Dopo la riunione dei capigruppo con il sindaco Beppe Sala avvenuta nel pomeriggio di oggi, Corrado ha aggiunto: "Abbiamo apprezzato la sua decisione di auto sospendersi anche se non si tratta di un atto formale . E' una sua scelta personale che non trova un risvolto legislativo. La finalita' che ci ha dato e' quella di poter valutare con calma la sua posizione processuale e poi decidere se andare avanti o meno. Noi riteniamo che questa posizione del sindaco sia assolutamente corretta e intellettualmente onesta". "L'idea e' quella che lui abbia dei dubbi sulla sua posizione. E giustamente la vuole chiarire". "Gli abbiamo chiesto, e ci auguriamo, che possa nel piu' breve tempo possibile prendere coscienza - aggiunge - e con la stesa onesta' intellettuale assumere una decisione nell'interesse dei milanesi". Lunedi' molto probabilmente, verra' convocata una riunione dei capigruppo intorno alle 12, "in modo tale da verificare quali sono gli sviluppi e decidere i lavori consiliari della settimana". Riunione alla quale Sala non partecipera'.

CAPPATO: "IL SINDACO DI MILANO NON LO DECIDE UN PROCURATORE" - "Non e' un procuratore della Repubblica che decide chi fa il sindaco di Milano. Penso che non sia una novita' che dal Palazzo di Giustizia di Milano si tenda a preferire di aver a che fare con una politica che si cerca di rendere ricattabile". L'esponente dei Radicali Marco Cappato, che fa parte della maggioranza a palazzo Marino, fornisce la sua lettura di quanto accaduto al sindaco di Milano Giuseppe Sala, che ieri sera si e' autosospeso dall'incarico in seguito alla notizia della sua iscrizione nel registro degli indagati nell'ambito dell'inchiesta sulla piastra di Expo. Cappato ha partecipato alla riunione di maggioranza con il sindaco, che adesso incontra la giunta. "Non e' una novita' - aggiunge - e' una storia di decenni, dopo di che il sindaco fara' le sue valutazioni, che sono naturalmente nelle sue mani". "Dico che la storia della Procura della Repubblica di Milano - sottolinea - e' una storia politica. Quando noi abbiamo chiesto chiarezza al Palazzo di Giustizia di Milano non abbiamo mai ricevuto tempestivamente risposta".

MILANO POPOLARE: "ASSENZA DI UN GOVERNO E' GRANDISSIMA DEBOLEZZA" - Milano Popolare chiede a Sala di ripensarci e ritirare l'autosospensione. "Milano deve essere governata e Sala fa un danno alla città con questa sospensione volontaria. Un sindaco è chiamato a prendere le decisioni avendo come bussola il bene dei cittadini e della città non per autocelebrazioni o per orgoglio”. Così il coordinatore cittadino di Milano Popolare, Alessandro Colucci, e il capogruppo di Milano Popolare, Matteo Forte, hanno commentato la scelta del Sindaco di Milano, Giuseppe Sala, di auto sospendersi dalla carica di sindaco dopo la notizia della sua iscrizione nel registro degli indagati nell'ambito dell'inchiesta sulla Piastra di Expo. “In un momento storico – prosegue Colucci – in cui Milano gioca una partita internazionale unica com’è quella del post Brexit, l’assenza di un governo cittadino rappresenterebbe un segno di grandissima debolezza con un potenziale danno economico e d’immagine. Sala deve prendere coscienza che in quanto sindaco non ha solo una responsabilità personale ma porta sulle sue spalle la responsabilità di una città e di un’intera comunità. Gli chiediamo quindi di ritornare sui suoi passi, ovviamente noi continueremo a fare opposizione sul merito della gestione della città ma  eviteremo qualunque attacco su questioni giudiziarie”.

Di "apoteosi del giustizialismo" parla il capogruppo Matteo Forte, che spiega: "Siamo all'autosospensione a fronte di un annuncio a mezzo stampa, quando non si conosce nemmeno cosa viene contestato. Non discuto lo stile di Sala, ma la scelta che, oltre a costituire un precedente, indebolisce le istituzioni: basta un'indiscrezione giornalistica che ventila l'ipotesi di un'iscrizione nel registro degli indagati per non risponde più del mandato degli elettori. In più l'autosospensione non esiste. Non è un istituto previsto. Ti sospende il Prefetto perché sei stato condannato o perché sei oggetto di un provvedimento di custodia cautelare. Non ci si autosospende perché "ci si sente" impediti nell'esercizio delle proprie funzioni. E cosa non ti farà più sentire 'oggettivamente' impedito? Quando torni ad esercitare pienamente le funzioni del mandato per cui sei stato democraticamente eletto? Non sono questioni di lana caprina. tanto meno problemi personali di Giuseppe Sala, ma nodi che riguardano il governo della città".

NOI MILANO: "TOTALE SOLIDARIETA' E FIDUCIA" - "Il Gruppo 'Noi Milano' esprime totale solidarietà e fiducia nei confronti del nostro sindaco Beppe Sala. L'autosospensione é un gesto di grande responsabilità  politica, atto a mettere al primo posto la tutela  delle istituzioni, prima ancora della sua stessa immagine personale, cosa  rara in questi tempi, confermando così la serietà del  primo cittadino di Milano. Indagine significa voglia di far chiarezza. Auspichiamo che questa chiarezza venga fatta nel minor tempo possibile per il bene di tutta la nostra città": così Elisabetta Strada, Presidente del gruppo consiliare "Noi Milano Beppe Sala sindaco".

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