Milano
Made in Steel: +14,8% di presenze. L'ad Morandi: "Uniti per vincere la sfida"
Emanuele Morandi (Ad Made in Steel): "Solo con una filiera unita si potranno vincere le sfide dell’acciaio globale"
Made in Steel: presenze in crescita del 14,8% nella mattinata della prima giornata di manifestazione
«La fusione delle produzioni di carbone e di acciaio assicurerà subito la costituzione di basi comuni per lo sviluppo economico, prima tappa della Federazione Europea»: questo un estratto delle parole che il 9 maggio 1950 Robert Schuman, l’allora ministro degli Esteri francese, affermò proponendo la creazione di una Comunità europea del carbone e dell’acciaio (CECA), i cui membri avrebbero messo in comune le produzioni di acciaio e carbone.
Con una citazione proprio di quel discorso passato alla storia come Dichiarazione Schuman ha preso il via la settima edizione di Made in Steel, la principale Conference and Exhibition del Sud Europa dedicata alla filiera dell’acciaio ospitata presso i padiglioni di Fiera Milano dal 17 al 19 maggio.
«L’acciaio rappresentò la scintilla che innescò il processo per la costituzione dell’Europa che conosciamo oggi – ha dichiarato nel corso dei saluti introduttivi Emanuele Morandi, Ad di Made in Steel -. Fu un percorso incentrato sulla cooperazione, la stessa che la nostra manifestazione intende trasmettere».
Proprio su una riflessione che coinvolga l’intera filiera dell’acciaio – dal commercio di materie prime, passando dalla produzione siderurgica, dalla distribuzione e trasformazione di prodotti in acciaio fino al loro utilizzo in numerosi comparti del manifatturiero – si fonda la riflessione condotta nell’ambito della tre giorni di convegni proposta da Made in Steel. «Stronger together è il titolo che abbiamo scelto nell’appuntamento 2017 della nostra manifestazione – ha continuato Morandi – perché siamo convinti che soltanto insieme, seguendo un approccio che superi la mera competizione e che abbracci una strategia cooperativa e di filiera si potranno affrontare, e superare, le grandi sfide dell’acciaio globale».
Anche il presidente di Fiera Milano, Lorenzo Caprio, ha sottolineato quanto le performance in costante crescita della manifestazione – dal 2013 ospitata presso le strutture della società fieristica milanese – siano da ricondurre allo stesso spirito cooperativo sul quale è imperniato. «Fiera Milano registra con soddisfazione come Made in Steel abbia saputo reagire in maniera esemplare alla congiuntura critica del mercato siderurgico, costruendo i propri risultati positivi sulla formula molto innovativa di Conference and Exhibition di filiera. Un modello che non viene proposto con frequenza nel panorama fieristico e che si dimostra vincente».
«L’acciaio di oggi deve essere sempre più sinonimo di innovazione e sostenibilità ambientale – ha dichiarato nel proprio intervento l’onorevole Sandro Gozi, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega agli Affari Europei -. Si tratta di sfide per le imprese nazionali della filiera siderurgica che, oggi più che mai, rappresentano straordinarie opportunità». Obiettivi che «necessitano di un approccio che si fondi sulla cooperazione, alla ricerca di soluzioni condivise – ha proseguito il Sottosegretario -. Un modello che il Governo ha seguito in questi anni, affrontando con attenzione importanti questioni, come quelle degli aiuti di Stato e del mercato interno che ho seguito personalmente, e che hanno interessato direttamente le imprese italiane del comparto siderurgico».
Nella prima mattinata di manifestazione (dato aggiornato alle ore 12), Made in Steel ha registrato un incremento delle presenze in manifestazione del 14,8% rispetto all’edizione 2015, a dimostrazione del trend in costante crescita evidenziato dalla Conference and Exhibition della filiera dell’acciaio organizzata da Siderweb – La community dell’acciaio.
Nel pomeriggio seguirà un’ulteriore nota per la stampa che riferirà delle conclusioni emerse dal progetto Stati Generali dell’ACCIAIO incentrato sui temi « Geografia e Mercato dell’Acciaio» e «Innovazione e Rivoluzione Digital».