Magenta, Lega nel caos. Fuori dalla giunta la salviniana Bonfiglio
A sorpresa dalla nascente giunta comunale resta fuori il segretario cittadino del Carroccio, Stefania Bonfiglio
Caos nella Lega a Magenta, città a ovest di Milano, al confine con la provincia di Novara, dove alle recenti Amministrative il Centrodestra ha stravinto eleggendo sindaco Chiara Calati.
A sorpresa dalla nascente giunta comunale resta fuori il segretario cittadino del Carroccio, Stefania Bonfiglio, seconda più votata in termini di preferenze e fedelissima del segretario federale Matteo Salvini. In giunta, alla Lega spettano due assessori, entrano Simone Gelli (il più votato) e Luca Aloi che quindi prende il posto che sarebbe dovuto andare alla Bonfiglio.
La decisione clamorosa è stata presa dai vertici provinciali della Lega e dal segretario del Ticino Gianbattista Fratus. Alla Bonfiglio viene preferito Luca Aloi, che a 24 anni - salvo ripensamenti - diventerà il più giovane assessore di Magenta. Quanto accaduto non è soltanto un fatto locale anche perché all'indomani dei ballottaggi e della vittoria lo stesso Salvini aveva assicurato il suo sostegno alla Bonfiglio qualora volesse entrare nell'esecutivo.
In campagna elettorale la Bonfiglio era stata sostenuta dai ‘salviniani’: Curzio Trezzani, Paolo Porta, Ricky Grittini e Fabrizio Cecchetti. Niente da fare, a Magenta ha prevalso la corrente anti-Salvini. Chissà se il segretario federale, impegnato a cercare un accordo con Berlusconi in vista delle elezioni politiche, troverà almeno cinque minuti per sistemare il ribaltone nella Lega di Magenta.