Milano

Magoni (FdI): "Per un'Europa all'avanguardia nei grandi eventi"

di Nicolò Rubeis

L'ex sciatrice azzurra Lara Magoni candidata alle Europee: "Le Olimpiadi lascino una eredità. Le inchieste? Salvaguardare i Giochi". Intervista

Magoni (FdI): "Per un'Europa all'avanguardia nei grandi eventi"

"In Europa siamo pronti per accogliere grandi eventi sportivi ma non c'è una visione all’avanguardia". Lara Magoni, ex sciatrice e sottosegretaria a Sport e Giovani in Regione Lombardia, è candidata con Fratelli d'Italia alle europee nel Nord-Ovest. "Da sportiva, quando il partito mi ha chiesto di candidarmi ho subito indossato il pettorale" spiega in un'intervista ad Affaritaliani.it Milano. "Se eletta, sarò la voce a Bruxellese degli amministratori locali e dei territori" assicura Magoni. Che dice la sua anche sulle indagini in corso sulla Fondazione Milano Cortina e sulle Olimpiadi del 2026: "Sono garantista, finché non c'è una sentenza definitiva deve valere la presunzione di innocenza sancita dalla nostra Costituzione. Se qualcuno ha sbagliato va punito, ma non si butta fango prima di capire". Insomma, "doppiamo proteggere questi Giochi che rimarranno nella storia della Lombardia".

Magoni, come nasce la sua candidatura?

Il mio partito mi ha chiesto di candidarmi e ho accettato con onore e con estrema soddisfazione. Fratelli d'Italia e Giorgia Meloni vogliono più Italia in Europa. Il fatto che ci sia anche io in questa partita mi gratifica molto. Significa che dopo undici anni in Regione Lombardia vengono riconosciute le competenze che ho acquisito passando da una delega all'altra.

Cosa propone per il mondo dello sport?

In Europa dal 2007 c'è un libro bianco dello sport che purtroppo è ancora rimasto tale. Nessuno ha mai pensato a una visione di un continente che si pone all'avanguardia per i grandi eventi. In Europa siamo pronti ad accoglierli, ma abbiamo una commissione che si occupa di questo che è ferma e legata soprattutto a lobby macroeconomiche.

In Lombardia ci saranno le Olimpiadi. Come sta andando?

Saranno una grande opportunità per tutti e dobbiamo lavorare insieme perché le Olimpiadi coinvolgeranno tutta l'Italia, non solo la Lombardia. Il dossier parla di aggregazione. I Giochi saranno una sfida vinta se riusciranno a lasciare un'eredità sul territorio. In Lombardia stiamo lavorando bene da questo punto di vista.

Preoccupata per le inchieste?

Io sono garantista. Prima di gettare fango bisogna capire. Poi l'Olimpiade è una cosa, l'eventuale gestione inadeguata del passato un'altra. Se c'è qualcuno che ha sbagliato va punito, ma vorrei che l'attenzione non fosse rivolta a queste persone ma ai Giochi.

Quindi non crede che finiranno per influenzare negativamente le Olimpiadi?

Doppiamo proteggere e salvaguardare questi Giochi che rimarranno nella storia della Lombardia e che sapremo senz'altro sfruttare. Finché non c'è una sentenza definitiva deve valere la presunzione di innocenza sancita dalla nostra Costituzione. L'auspicio è che si possa chiarire la vicenda.

Da bergamasca spera di fare come l'Atalanta?

Prima della Atalanta, anche Magoni vinse la coppa Europa di sci, prima donna in Italia. La Dea è una squadra che abbraccia tutta la nostra provincia ed è nel cuore di tutti. Noi vogliamo fare come l'Atalanta e stupire l'Europa. Una sfida che, come Fratelli d'Italia, possiamo vincere.   








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