Milano

Magoni: "Problema con il bob a Cortina ma assurdo spostare le gare"

di Nicolò Rubeis

"La soluzione più funzionale sarebbe quella di individuare una struttura già esistente all'estero, magari in Svizzera". L'intervista

Magoni: "Problema con il bob a Cortina ma assurdo spostare le gare"

"Nel 2019 è stato approvato un dossier dove ogni territorio ha scelto le sue discipline. Oggi c'è un problema con il bob a Cortina, in Veneto, ma non si possono spostare le gare, è una richiesta assurda". Secondo Lara Magoni, ex sciatrice professionista e sottosegretaria con delega a Sport e Giovani della Regione Lombardia, se dovesse saltare la pista da bob a Cortina la soluzione più funzionale sarebbe quella di individuare una struttura già esistente all'estero, magari in Svizzera: "Abbiamo vinto le Olimpiadi puntando sulla sostenibilità e sul riutilizzo di opere già presenti" spiega Magoni in un'intervista ad Affaritaliani.it Milano, assicurando che la Lombardia non ha nessuna intenzione di cedere sulle gare che si disputeranno in Valtellina.

Magoni, il Veneto chiede compensazioni se il governo non finanzierà la pista da bob a Cortina.

La rabbia del presidente del Veneto Luca Zaia è anche comprensibile, ma la sua è una richiesta assurda: non gira tutto attorno ai soldi. E i veri protagonisti di una Olimpiade sono gli atleti. Pensare di portare via discipline alla Lombardia, una volta perse quelle di Cortina, è fuori luogo.

Ci spieghi meglio.

Gli atleti vogliono confrontarsi su percorsi tecnici, dove vince la meritocrazia. In Valtellina abbiamo la pista Stelvio, che per i professionisti rappresenta la pista più bella del modo per dislivello, difficoltà e percorso. Una pista Olimpica per definizione. Gli sportivi di alto livello studiano e si allenano su una pista specifica. Non si possono cambiare le cose in corsa solo per una questione di soldi.

Insomma, le gare in Valtellina non si toccano...

La base è tutelare le discipline che la Lombardia ha conquistato in un dossier presentato con la garanzia di mettere in campo tutto un certo tipo di infrastrutture. Tra l'altro la nostra Regione ha messo di tasca propria circa 530 milioni per le opere, non siamo partiti di certo ieri. Riconoscendo il rammarico di Zaia, ribadisco che queste sono responsabilità loro e non nostre.

Si parla anche di recuperare l'impianto di Cesana Torinese. Qual è la soluzione migliore?

Lì ci sarebbe comunque da fare un investimento importante. Non possiamo usare la cassa pubblica come se fosse quella di casa nostra. Bisogna utilizzare al meglio i fondi pubblici e soprattutto questa Olimpiade ha la mission di lasciare un'eredità per i nostri figli.

E quindi dove sarebbe meglio farle queste gare?

A questo punto, siccome che il dossier è stato presentato e vinto puntando sulla sostenibilità e su molte strutture già esistenti, andiamo a vedere dove costa di meno o dove sarebbe più funzionale, tipo in Svizzera a Saint Moritz, soprattutto per una questione di vicinanza e collegamento con Livigno.







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