Milano
Majorino: "Sanità, Regione come Mafia capitale". Pedrazzini: "Parla a vanvera"
"Non vedo differenze tra Mafia Capitale e il livello di illegalità lombardo, ora che abbiamo scoperto ulteriori pagine oscure legate alla gestione della sanità in Regione": sono parole dell'assessore alle politiche sociali del Comune e candidato sindaco a Milano Pierfrancesco Majorino.
Così replica il presidente del gruppo Forza Italia in Consiglio regionale della Lombardia, Claudio Pedrazzini: "Mi chiedo se l’assessore Majorino abbia letto le carte che riguardano le indagini che hanno coinvolto il vicepresidente Mantovani e l’assessore Garavaglia. Se non le ha lette, il suo commento può essere derubricato tra le tante dichiarazioni 'a vanvera' che ogni giorno possiamo leggere sulle agenzie e sui giornali. Se però ha avuto modo di approfondire l’argomento e nonostante tutto mette sullo stesso piano il quadro emerso a Roma con Mafia Capitale e la situazione lombarda, allora c’è da preoccuparsi, perché vorrebbe dire che abbiamo a che fare con un candidato sindaco di Milano di centrosinistra al di fuori della realtà. Majorino conferma che l’arresto di Mantovani vale a compensare Roma Capitale. Finora solo nel centrodestra si sosteneva che l’arresto di Mantovani consentiva di far passare in secondo piano i disastri di Marino, i rimborsi dei ristoranti di Marino e di Renzi e Mafia Capitale. Adesso il più furbo dei candidati sindaco a Milano ce lo conferma: la sanità della Lombardia è come Mafia Capitale. Allora non ha torto chi sostiene l’uso strumentale della giustizia. Per Majorino vale la formula 'sporchi noi, ma sporchi anche voi'".