Milano
Malpensa, ricerca Bocconi-Sea: raddoppiare i passeggeri che arrivano in treno
L'Università Bocconi ha elaborato con Sea una ricerca con l'obiettivo di aumentare il numero di passeggeri che raggiungono Malpensa in treno
Più che raddoppiare l’attuale quota di mercato dei passeggeri che scelgono la ferrovia per spostarsi da e per l’aeroporto di Malpensa, arrivando al 30% al 2025, è l’obiettivo delle proposte operative presentate nella ricerca del CERTeT, il Centro di Economia Regionale del Trasporto e del Turismo dell’Università Bocconi, presentata oggi durante un incontro organizzato dal Centro in collaborazione con SEA.
Un’analisi specifica dei diversi target di potenziali passeggeri aeroportuali, suddivisi in base alla tipologia di voli in connessione, all’area geografiche di origine e destinazione nel Nord Italia e in Svizzera e alla motivazione del viaggio, e la ricerca di complementarietà con la domanda di servizi regionali e suburbani espressa dal territorio indipendentemente dall’aeroporto, hanno permesso di delineare un nuovo scenario operativo per i servizi ferroviari a Malpensa.
Oggetto dello studio è l’accessibilità ferroviaria a Malpensa e, in particolare lo sviluppo verso Nord in direzione Gallarate, per connettersi alla Linea del Sempione, dopo aver collegato il Terminal 1 e il Terminal 2 nel dicembre 2016.
Questo ulteriore collegamento ferroviario tra il Terminal 2 e la linea di Domodossola, denominato “MXP-AT Railink”, oggi in fase di progettazione, migliora i servizi ferroviari di accesso a Milano Malpensa, facendo dell’aeroporto un “nodo” di una rete di collegamenti ferroviari più ampi, e non solo un capolinea di servizi ferroviari dedicati. Il risultato è una situazione “win-win” per l’aeroporto e per la ferrovia.
“Ogni aeroporto che ambisca a caratterizzarsi” dichiara Pietro Modiano, Presidente SEA, “per lo standard di qualità offerta e dunque si candidi a svolgere un ruolo di leadership nel proprio mercato, deve oggi disporre di un efficiente servizio ferroviario che permetta un collegamento con il proprio bacino territoriale di riferimento.”
“Valorizzare le sinergie fra le due modalità di trasporto più dinamiche della Lombardia, quella aerea di Malpensa e quella ferroviaria regionale e ad alta velocità, è stato il punto di partenza dello studio” afferma Oliviero Baccelli, direttore CERTeT, “con l’obiettivo di sviluppare i traffici turistici e rendere la mobilità da e per l’aeroporto più sostenibile, oltreché a rendere più efficienti i servizi ferroviari.
Lo studio si è basato su analisi di benchmark, analisi SWOT e stime di carattere economico, in modo da poter valutare le opportunità e le minacce delle diverse alternative operative e commerciali per lo sviluppo dei servizi ferroviari di accesso allo scalo di Milano Malpensa.
La ricerca si inserisce in un quadro più ampio di analisi, valutazioni e progettazioni previste dal ”progetto “MXP-AT Railink” cofinanziato dalla Commissione Europea, nell’ambito del programma Connecting Europe Facility per lo sviluppo della rete infrastrutturale considerata prioritaria a livello europeo.
GIBELLI (FNM): "NO A CAMPANILISMO TRA CADORNA E CENTRALE" - I dati della ricerca sono stati commentati anche dal presidente di Ferrovienord Andrea Gibelli, intervenuto al convegno: “E’ necessario ragionare in una prospettiva di 4-5 anni, insieme a Regione Lombardia, accettando insieme la sfida di riprogettare il servizio ferroviario con le nuove infrastrutture, come il collegamento tra T2 e linea del Sempione, per intercettare nuova domanda, avendo enormemente migliorato il servizio con i nuovi treni che stiamo acquistando”. “Quindi – ha aggiunto Gibelli commentando le dichiarazioni riportate oggi dalla stampa del presidente di Sea Pietro Modiano - non si tratta di innescare una sorta di ‘campanilismo’ tra Cadorna e Centrale ma far parlare i numeri in funzione di un obiettivo comune. Sia noi che Sea abbiamo un solo avversario in termini economici e industriali, ossia il mezzo privato”.