Milano

Maltrattamenti sulla moglie, assolto bengalese: "Ma non per fattori culturali"

a cura della redazione

Nel chiederne l'assoluzione, il pm Antonio Bassolino aveva sostenuto che i comportamenti dell'uomo fossero "il frutto dell'impianto culturale"

Maltrattamenti sulla moglie, assolto bengalese: "Ma non per fattori culturali"

Il Tribunale di Brescia ha assolto Hasan Md Imrul, imputato di origini bengalesi a processo per maltrattamenti ai danni della ex, connazionale di 27 anni sposata in patria con nozze combinate.

Nel chiederne l'assoluzione, il pm Antonio Bassolino aveva sostenuto che i comportamenti dell'uomo fossero "il frutto dell'impianto culturale"

Nel chiederne l'assoluzione, il pm Antonio Bassolino aveva sostenuto che i comportamenti dell'uomo fossero "il frutto dell'impianto culturale e non della coscienza e volontà di annichilire e svilire la coniuge". Il caso aveva portato il procuratore capo Francesco Prete a dissociarsi dal suo sostituto facendo presente che le conclusioni di quest'ultimo "in base alle norme del codice di procedura penale, non possono essere attribuite all'ufficio nella sua interezza".

La formulazione variata: "Assolto perchè il fatto non sussiste"

Poi, però, all'inizio dell'udienza di ieri, martedì 17 ottobre, riferiscono all'AGI fonti legali, il pm di Brescia Antonio Bassolino ha cambiato la formula con cui aveva chiesto ad agosto l'assoluzione dell'uomo accusato di maltrattamenti nei confronti della ex moglie bengalese da 'perche' il fatto non costituisce reato per mancanza dell'elemento soggettivo' a 'perche' il fatto non sussiste'. Un passaggio che sembrerebbe far perdere di rilevanza alla considerazione sull'"impianto culturale" come elemento cruciale per chiedere di scagionarlo. In quell'occasione, Bassolino aveva affermato che "i contegni di compressione delle liberta' morali e materiali della parte offesa da parte dell'imputato sono il frutto dell'impianto culturale e non della sua coscienza e volontà di svilire il coniuge per consentirgli la supremazia sulla medesima, atteso che la disparità tra uomo e donna è un portato della sua cultura che la medesima parte offesa aveva perfino accettato in origine"







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